
Una Rivalta blindata con rigide misure di sicurezza per garantire la privacy per il funerale di Giorgio Armani. Il piccolo paese piacentino - 20mila abitanti - accoglie per l'ultima volta lo stilista per una funzione riservatissima, erano appena una ventina le persone presenti. Lo stesso don Giuseppe Busani, il parroco che ha celebrato la funzione nella chiesa millenaria di San Martino, ha detto questa mattina ai microfoni di Storie Italiane: "Il numero è a discrezione della famiglia, sarà in forma privata: vuol dire che l’accento sarà solo sulla preghiera e sull’unità dei familiari e dei collaboratori". All'arrivo del feretro - verso le 14.45 - i cittadini del borgo hanno reso omaggio a Re Giorgio lanciando petali biancho sulla strada, per l'ultimo addio. Ad attendere la bara all'ingresso della chiesa, una corona di fiori bianchi firmata da chi ha lavorato insieme a lui alla casa di moda: "Con tanto affetto, i suoi dipendenti".
"Giorgio Armani è stato custode del giardino della bellezza creato da Dio - ha detto il parroco amico dello stitilista - Lui lo ha vissuto con la nobile semplicità che lo ha caratterizzato, il suo ultimo desiderio era ritornare vicino ai suoi cari", ha svelato: "Qui c’è la cappella che custodisce le spoglie della mamma Maria, del fratello Sergio e papà Ugo e credo che sia una cosa meraviglia quella di unirsi qui sulla terra per essere uniti in cielo.
A quanto si apprende, al termine della cerimonia il corpo dello stilista sarà cremato e le ceneri saranno tumulate nella cappella di famiglia.