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Mazze, bottiglie e bombe carta a Bologna: la guerriglia pro Pal contro il Maccabi. 8 agenti feriti, usati gli idranti

Dopo giorni di minacce, gli antagonisti sono andati allo scontro con la polizia schierata al PalaDozza per manifestare contro la partita di Eurolega: la polizia carica, i manifestanti si barricano. 15 identificati

Mazze, bottiglie e bombe carta a Bologna: la guerriglia pro Pal contro il Maccabi. 8 agenti feriti, usati gli idranti
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Era previsto ed era annunciato da giorni quanto è accaduto a Bologna nei pressi del PalaDozza dove si gioca Virtus-Maccabi, formazione israeliana. Dopo il corteo che si è svolto in modo relativamente tranquillo, nei pressi del palazzetto si sono palesati i soliti antagonisti violenti, a volto coperto, che hanno aperto lo scontro con la polizia. Tra via Lame e via Marconi si è scatenata la guerriglia con lancio di bombe carta e transenne contro gli agenti, che hanno risposto con gli idranti e i fumogeni. La situazione è in evoluzione, la zona attorno al PalaDozza è stata blindata e in città sono arrivate diverse centinaia di agenti di polizia e carabinieri. A fine serata si contano 8 feriti e 15 persone identificate ma nessun fermo. La loro condotta è al vaglio della Digos

Gli antagonisti hanno scatenato una vera e propria guerriglia urbana e nonostante fosse tutto evidente, attorno alla zona rossa sono rimasti anche alcuni cantieri da cui i manifestanti sono riusciti a portar via materiale da utilizzare come ariete contro le forze dell'ordine, oltre a mazze e altri oggetti atti a offendere. Il gruppo si è separato durante le prime fasi critiche, dividendosi in piccole cellule che si sono disperse e hanno provato ad attaccare i cordoni da più parti. Secondo la questura il corteo iniziale era formato da circa 5mila persone ma molte di queste hanno lasciato quando la manifestazione ha iniziato ad assumere un carattere violento. Nelle vie attorno al palazzetto gli antagonisti hanno costriito le barricate con i cassonetti e con quanto hanno trovato in strada e nei cantieri. Gli agenti sono riusciti a mantenere i manifestanti all'esterno della zona rossa, istituita per creare un cuscinetto di sicurezza attorno al palazzetto.

Al termine del corteo "ufficiale", durante gli scontri pare non ci fossero più di 300 antagonisti a fronteggiare le forze dell'ordine. Sono state danneggiate numerose auto in sosta e biciclette utilizzate per fare le barricate. Le recinzioni dei cantieri sono state divelte e utilizzate per creare barriere contro la polizia con anche teli e cassonetti. Mentre un gruppo creava la "roccaforte" improvvisata, un altro è stato respinto in via Rivareno dalla polizia, che ha fatto circa 200 metri di corsa. Sono stati usati respiti con una carica verso via Galliera.

"L'esasperazione e l'estremismo incendiario generato dal Pd e dal suo sindaco, con la complicità di pro-Pal e teppisti, a Bologna sfocia nuovamente nell'intolleranza e nella violenza. Aggredire le Forze dell'Ordine e costringere una città a blindarsi in casa per impedire lo svolgimento di un momento di sport dimostra il vero volto della sinistra italiana. Noi stiamo dalla parte dello sport, delle Forze dell'Ordine e di chi non ne può più di questo estremismo ideologico in cui è finita la sinistra con i suoi alleati"m ha dichiarato Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera.

"Gli incidenti verificatisi sono responsabilità esclusiva del Sindaco. La sinistra, ancora una volta, ha fomentato frange estremiste che non aspettano altro che fare danni e portare caos in città. Quella di oggi è l’ennesima pagina buia in cui Lepore ha condotto la città. Le immagini di violenze nei confronti della città e delle forze dell’ordine rappresentano l’ennesima vergogna del mandato del Sindaco", ha dichiarato Francesco Sassone coordinatore Fdi Bologna. "Esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà alle donne e agli uomini delle Forze dell’Ordine che, anche oggi, con grande professionalità, hanno fronteggiato la furia dei violenti di sinistra durante i disordini che hanno trasformato Bologna in un teatro di guerriglia", conclude la nota.

Quella di Bologna, scrive Domenico Pianese, segretario del Sindacato di Polizia Coisp, "non è una semplice manifestazione ma un’azione preordinata alla violenza in occasione della partita Virtus-Maccabi. Stiamo assistendo a scene che nulla hanno a che fare con la libertà di espressione: volti coperti, transenne divelte, bastoni, bottiglie, fumogeni lanciati ad altezza uomo contro i reparti della Polizia". È gravissimo, aggiunge, "che chi indossa una divisa venga costantemente messo in pericolo da gruppi che cercano deliberatamente lo scontro trasformando il centro di una città in un campo di battaglia. Quelli di questa sera non sono atti isolati, ma il frutto di una strategia che sfrutta ogni contesto per delegittimare lo Stato e le sue forze dell’ordine". L’intervento dell’idrante, ha spiegato Pianese, "è stato necessario e proporzionato rispetto al livello di aggressività dei manifestanti e ancora una volta va sottolineata la professionalità degli agenti impiegati che stanno evitando il peggio pur subendo attacchi violenti e mirati.

Chi ha assaltato la Polizia con mazze e bottiglie va identificato e perseguito senza alcuna indulgenza, perché è ora di smetterla con le ambiguità: chi aggredisce le Forze dell’Ordine aggredisce lo Stato, e lo Stato deve rispondere con fermezza".

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