I compiti a casa sono troppi? Ecco che cosa dice la statistica

I maestri italiani, in quarta elementare, danno ai propri alunni danno esercizi 3,3 volte superiori a quelli che affrontano i loro coetanei francesi. La conferma da Mario Pittoni (Lega):

I compiti a casa sono troppi? Ecco che cosa dice la statistica

Troppi o troppo pochi? Spesso i genitori si trovano ad affrontare tutti problemi relativi ai compiti per casa che devono svolgere i loro figli, a causa dei quali si scagliano contro gli insegnanti accusandoli di averne assegnati troppi. Poche settimane fa una mamma di Palermo aveva insultato i docenti della scuola primaria frequentata dal figlio attraverso TikTok. Al di là dell'episodio specifico, occorrerebbe tuttavia domandarsi se anche all'estero i docenti siano soliti assegnare tanti compiti ai propri alunni come avviene in Italia. E, viste le statistiche ufficiali, la risposta sembrerebbe essere "no". I genitori ritengono che gli esercizi a domicilio siano troppi: del resto a casa molti alunni non hanno aiuti se non quello dei genitori stessi. Lo aveva anticipato qualche giorno fa il responsabile del Dipartimento istruzione della Lega, Mario Pittoni, nel volere sostenere la battaglia di migliaia di genitori che non riescono a seguire i figli a casa: "I compiti a casa sono troppi, va trovato un punto di equilibrio", aveva commentato.

"I compiti vengano svolti il più possibile in classe, così da non svantaggiare gli studenti che non possono essere adeguatamente seguiti a casa - propone Pittoni -. Nel nostro Paese non c'è dibattito sull'argomento. Eppure la quasi totalità degli alunni si ritrova compiti da svolgere dopo l'orario scolastico, spesso assegnati senza neanche controllare quanti per lo stesso giorno ne hanno dati i colleghi". Come segnala La Repubblica, mediante l'esame dei dati delle indagini internazionali sugli apprendimenti degli alunni di scuola elementare e media, emerge infatti che i maestri italiani assegnino in effetti più compiti a casa, o da svolgere in proprio, ai propri studenti rispetto a quanto succede invece all'estero. In particolare, il Timss 2019 (Trends in International Mathematics and Science Study) - che indaga sulle competenze in Matematica e Scienze degli alunni di quarta elementare e terza media di 39 paesi - ha evidenziato come i professori italiani assegnino in media più compiti a settimana rispetto ai loro colleghi stranieri.

Il confronto dei compiti a casa con gli altri Stati

Analizzando i dati relativi alla quarta elementare, i compiti a casa dei docenti italiani ai propri alunni risultano 3,3 volte superiori rispetto a quelli assegnati ai bambini francesi, nonché superiori del 50% di quelli assegnati ai bambini spagnoli e finlandesi. Solo i bimbi tedeschi affrontano una quantità simile di compiti rispetto ai loro coetanei italiani. Inoltre, in Scienze, la situazione non cambia molto, anzi il divario si incrementa, con l’impegno richiesto ai bambini italiani che risulta 8 volte superiore a quello dei bambini francesi, il doppio rispetto ai ragazzini spagnoli e triplo rispetto a quelli tedeschi. Anche alla scuola media, la situazione non è migliore, con tempi richiesti in Italia che risultano tre a quattro volte superiori rispetto a quelli previsti per gli adolescenti francesi, portoghesi e finlandesi.

Bisogna comunque tenere in considerazione un elemento: in molti Paesi europei le attività didattiche si protraggono nel pomeriggio e i compiti si possono svolgere a scuola con la supervisione dei docenti.

In Italia, invece, secondo la banca dati del ministero dell'Istruzione e del Merito, poco più di un terzo delle classi di scuola primaria a tempo pieno, con lezioni fino alle ore 16, rappresentano il totale (38%), mentre solo una su cinque (il 21%) si trova al Sud.

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