"Siete come i nazisti e i fascisti". Piovono insulti sulle forze dell’ordine dai pro-Palestina

Alla manifestazione pro-Palestina di Milano per ore le forze dell'ordine sono state bersagliate di insulti e minacce da parte dei soliti noti infiltrati nel corteo non autorizzato

"Siete come i nazisti e i fascisti". Piovono insulti sulle forze dell’ordine dai pro-Palestina
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La manifestazione di Milano pro-Palestina di sabato pomeriggio era stata autorizzata solo come sit-in, al pari di tutte le altre manifestazioni che si sono svolte nel resto del Paese, ma i soliti facinorosi hanno tentato di far partire il corteo. Le disposizioni della prefettura erano chiare in tal senso e, infatti, la polizia ha avuto disposizione di bloccare chiunque abbia tentato di attraversare la città. Il contingente schierato era massiccio e comprendeva uomini e donne della Polizia di Stato e dei Carabinieri, con anche i reparti mobili in tenuta antisommossa. A seguito del blocco alcuni dei manifestanti hanno insultato gli agenti utilizzando anche il megafono per farsi sentire, tra gli applausi dei presenti.

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Nello specifico, ad alzare la voce contro i militari è stata una ragazza che dalla prima linea ha imbracciato il megafono per riversare contro gli agenti, presenti sul posto per compiere il proprio dovere, una scarica di insulti. "Polizia fascista, nazista, corrotta e ignorante", sono alcune delle accuse che rivolge agli agenti, aggiungendo che un tempo difendevano i nazisti e I fascista. "E siete ancora qua a difendere il sionismo", prosegue la giovane con la kefiah. "Siete tali e quali ai nazisti e ai fascisti", grida ancora. La frustrazione per non riuscire a passare col corteo, che era stato vietato, non giustifica di certo una tale raffica di odio nei confronti dei rappresentanti delle forze dell'ordine, che si prendono pure degli "ignoranti" da parte della ragazza.

Dietro gli scudi e i caschi c'erano madri e padri di famiglia, costretti a subire senza reagire le offese di una liceale con il megafono. "Non solo le forze dell’ordine hanno dovuto, con grande professionalità, fronteggiare i violenti che volevano avanzare, forzando il blocco ma hanno dovuto pure, per ore, sentire offese e minacce dai manifestanti filo palestinesi e dai centri sociali presenti", dichiara Silvia Sardone, consigliere della Lega al Comune di Milano. Mette giustamente l'accento sulla presenza dei centri sociali e dei collettivi l'esponente della Lega e non è un elemento secondario, considerando che gran parte dei disordini nascono proprio da quelle parti.

"In questo contesto la sinistra continua a non prendere una posizione contro i toni inaccettabili di queste manifestazioni e contro la vicinanza palese di queste associazioni con i terroristi di Hamas", prosegue Sardone nella sua nota. Peraltro sia Sardone che Samuele Piscina e Anna Maria Pignatti Morano, tutti esponenti della Lega, mettono in evidenza come in quel presidio fosse presente anche un esponente del Pd locale, assessore nel Municipio 1 di Milano.

"Da che parte sta il Pd? Dalla parte della democrazia o dalla parte di antagonisti con caschi e passamontagna o di chi, come questa ragazza, urla in maniera scomposta verso uomini e donne in divisa?", aggiunge Sardone. "La Lega era, è e resterà al fianco di Israele e della Polizia di Stato senza tentennare mai, in difesa di valori come la libertà e la democrazia.

Condanniamo, senza se e senza ma, i terroristi di Hamas e gli atti violenti commessi da chi è sceso in piazza e chiediamo al Pd la serietà che meritano i milanesi", è la riflessione di Piscina e Pignatti Morano davanti a quanto accaduto in Milano.

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