
Ha firmato il registro, ha tenuto un breve discorso e se ne è andato subito. Una protesta che ha acceso il dibattito in rete quella di Gianmaria Favaretto, ex studente del liceo scientifico Enrico Fermi di Padova. Il 19enne, infatti, si è rifiutato di fare l’esame orale alla maturità per contestare il sistema dei voti adottato dalla scuola italiana. E nonostante ciò è stato promosso.
“Buongiorno professori, non voglio sostenere le interrogazioni per la maturità, la mia prova orale finisce qui”. Queste le parole dell’ormai ex liceale riportate dal Mattino di Padova. Idee chiare e un obiettivo ben preciso: “Ho fatto questa scelta perché trovo che l’attuale meccanismo di valutazione non rispecchia la reale capacità degli studenti, figuriamoci la maturità”.
Il giovane, giocatore di rugby del Cus Padova, ha dato vita a questa protesta avendo ben chiara la sua “situazione”. Il 19enne si era presentato agli orali con la maturità già acquisita: 31 crediti durante il triennio, 17 punti nel tema e 14 in matematica, oltre ai tre che gli sono stati dati alla fine. In totale 65 punti e diploma in tasca per affrontare l’università.
“Credo di essere il primo che fa una cosa del genere al Fermi”, ha evidenziato lo studente, che ha definito l’esame di maturità “una sciocchezza”. La decisione di non sostenere l’esame orale è maturata nell’arco del quinto e ultimo anno, sottolineando di aver raggiunto il suo “limite di sopportazione” nei confronti del sistema scolastico.
Da parte dei professori interni nessun commento, se non il tentativo di approfondire le motivazioni di questa scelta.
E i genitori? “Quando gliel’ho riferito, sono stati comprensivi”. Il gesto di Favaretto ha dato vita a un acceso dibattito in rete, tra chi sostiene le ragioni del giovane e chi invece ha posto l’accento sulla mancanza di rispetto nei confronti di docenti e compagni.