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"Non hanno ciboacqua", "Io voglio solo i soldi". Arrestati trafficanti di migranti

L’operazione “Parepidemos” ha portato all’arresto di quattro trafficanti tra Francia e Germania: migranti nascosti nei furgoni e abbandonati di notte in montagna

"Non hanno cibo né acqua", "Io voglio solo i soldi". Arrestati trafficanti di migranti

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“Per soldi a rischio la vita di neonati”. Arrestati 4 afghani per traffico di migranti

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Quattro afghani sono stati arrestati dai carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, a conclusione di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, tra Germania e Francia nell’ambito di un’indagine sul traffico di migranti. I militari hanno eseguito ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip di Reggio Calabria: gli afghani sono accusati a vario titolo responsabili di favoreggiamento pluriaggravato dell'immigrazione clandestina e di esercizio abusivo dell'intermediazione finanziaria. Sarebbero collegati anche a episodi di migranti nascosti nei furgoni e abbandonati di notte in montagna senza acqua e cibo, in condizioni di pericolo soprattutto per i più piccoli: questo quanto emerso dalle intercettazioni che hanno permesso il buon esito dell'operazione.

Traffico di migranti, 4 arresti in Francia e Germania

Arrestati 4 afghani per traffico di migranti

Tre dei destinatari dei provvedimenti restrittivi sono stati individuati in Francia, tra La Rochelle e Marsiglia, mentre il quarto afghano è stato arrestato ad Hanau, nel land dell’Assia, in Germania. Nell’ambito dell’indagine “Parepidemos”, le autorità hanno sequestrato il veicolo utilizzato per il trasporto dei migranti e il denaro profitto del reato. L’inchiesta si è sviluppata attraverso i canali di cooperazione internazionale, con particolare riguardo a Eurojust sul lato giudiziario. Un contributo importante anche dall’Europol, che ha messo a disposizione degli inquirenti italiani le banche dati in uso all’Ufficio europeo di polizia.

Traffico di migranti, 4 arresti in Francia e Germania 5

"Spregiudicati delinquenti, criminali che per danaro mettono a rischio vite umane, incuranti anche della presenza di minori e talora di neonati", le parole utilizzate dal gip di Reggio Calabria Vincenzo Quaranta nell’ordinanza di custodia cautelare. Come riportato dall’Agi, il giudice per le indagini preliminari ha rimarcato che i quattro afghani fanno parte di "una rete di più ampio respiro che gestisce una complessa attività diretta a favorire, assicurare, dietro corrispettivo (esiste un vero tariffario) l'ingresso di clandestini in Italia e in altri Paesi europei (in particolare Francia e Germania)".

Traffico di migranti, 4 arresti in Francia e Germania 4

La figura di spicco del gruppo criminale è Mohammad Younos Yawar, al centro del traffico di migranti registrato il 28 ottobre del 2020: l’uomo prelevò“dal Comune di Bova Marina ben 12 clandestini, di cui 4 minori, che nei giorni successivi venivano trasferiti dall'indagato in aree del nord Italia, in Lombardia e Piemonte. Le intercettazioni hanno consentito di accertare come alcuni clandestini, nei giorni successivi al 30 ottobre 2020, si trovassero nei pressi del confine italo-francese”. "Da un dialogo telefonico captato a bordo del veicolo tra Yawar Mohammad Younos ed un clandestino indicato come fratello del Hamid, emergono alcuni passaggi che fanno comprendere la drammaticità della situazione a causa delle precarie condizioni in cui si trovano i clandestini, stanchi, impauriti, affamati, assetati e disorientati", si legge ancora nell'ordinanza. Le intercettazioni non lasciano margini di interpretazione: "Pronto, senti fratello, loro sono arrivati ad una quota. Hanno chiesto a tizio dove si trovano, il tizio gli ha detto che stanno ancora in Italia, non c'è ce la strada nella vicinanza e per scendere dall'altezza ci mettono 5 ore. Non hanno né cibo né acqua. Dicono venite a prenderci (…). Fratello, tu sei in macchina e quanto sei stanco. Immagina loro dalle 6:00 di mattina che camminano. Non hanno nemmeno acqua, sono affamati".

“Ora vado a prenderli se mi date 1300 euro”, un altro passaggio delle intercettazioni riguardanti Mohammad Younus Yawar. L’ordinanza segnala questa risposta a fronte delle lamentele dell’interlocutore – allo stato sconosciuto – per aver abbandonato diversi migranti, compresi alcuni bambini. “Io voglio solo i miei soldi”, la replica dell’afghano mentre il gruppo di migranti in questione stava affrontando uno spostamento a piedi sulle montagne italiane con l’obiettivo di raggiungere il confine con la Francia: "Senti fratello manda i soldi a mio cugino e poi vediamo. Ora mangio qualcosa, appena arrivo a Nizza ne parliamo”.

La soddisfazione di Piantedosi

Il ministro dell'interno Matteo Piantedosi ha espresso grande soddisfazione per l'operazione contro la rete criminale coinvolta nel traffico di migranti.

"Un importante risultato che dimostra le grandi capacità investigative di magistratura e Forze dell'ordine e il costante impegno nel contrasto al traffico di esseri umani", le parole del titolare del Viminale, che si è soffermato sul legame indissolubile tra flussi d'immigrazione irregolare e organizzazioni criminali: "Un fenomeno articolato e complesso, che coinvolge direttamente l'Europa tutta, da affrontare con azioni coordinate a livello Ue, agendo in particolare nell'ambito della dimensione esterna".

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