"Sostegno alla Flottiglia". Manifestanti pro Pal bloccano la stazione di Pisa

Gli attivisti hanno esposto uno striscione sui binari: “Se Israele blocca la Sumud Flottilla noi blocchiamo l’Europa”

Frame video Il Tirreno
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Nuova dimostrazione pro Pal, questa volta a Pisa. Centinaia di manifestanti hanno bloccato la circolazione dei treni alla stazione. Il gruppo si è staccato da un corteo di circa 1500 attivisti scesi in piazza per manifestare sostegno alla Global Sumud Flottilla, l’iniziativa internazionale che punta a superare il blocco di Israele e portare aiuti umanitari a Gaza.

Una volta raggiunto il centro di Pisa, i manifestanti hanno raggiunto la stazione e hanno occupato il primo binario, causando l’interruzione della circolazione dei treni e dunque parecchi disagi a lavoratori e pendolari. La situazione è stata monitorata dalle forze dell’ordine presenti. Oltre alle consuete bandiere palestinesi, i pro Pal hanno esposto uno striscione: “Se Israele blocca la Sumud Flottilla noi blocchiamo l’Europa”. All’iniziativa hanno partecipato diverse sigle degli studenti e associazioni.

Nelle scorse ore ha preso posizione anche l’Università di Pisa, manifestando pieno appoggio all’iniziativa umanitaria della Flottilla. "In particolare, auspichiamo che nessuna violenza sia esercitata nei confronti degli uomini e delle donne a bordo delle imbarcazioni: uomini e donne di ogni età, provenienti da numerosi Paesi del mondo, impegnati in una spedizione pacifica e nonviolenta per esprimere concretamente solidarietà nei confronti della popolazione palestinese portando cibo, acqua, medicinali, vestiario" la posizione dell'ateneo riportata dalla Nazione.

Ponendo l’accento sulla “tragedia umanitaria in corso a Gaza”, l’università ha ricordato di avere "preso una posizione ufficiale sul tema con le delibere approvate dagli organi centrali di Ateneo nel luglio scorso, avviando azioni specifiche che hanno avuto ampio riscontro sui media locali e nazionali".

E ancora: "In parallelo, sono stati attivati corridoi umanitari che consentiranno nel prossimo futuro di accogliere a Pisa studenti e studentesse palestinesi. L'uso delle armi da parte dell'esercito israeliano contro civili inermi configurerebbe l'ennesima grave violazione del diritto internazionale di cui si renderebbe responsabile l'attuale governo israeliano".

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