Stupro al Foro Italico, chiesto giudizio immediato per i 6 maggiorenni

Per lo stupro di gruppo del Foro Italico, per i 6 maggiorenni è stato richiesto il giudizio immediato. Ora è nelle loro possibilità chiedere il rito abbreviato

Stupro al Foro Italico, chiesto giudizio immediato per i 6 maggiorenni
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La procura di Palermo ha deciso di chiedere il giudizio immediato per i sei ragazzi maggiorenni che lo scorso 7 luglio avrebbero stuprato una ragazza di 19 anni al Foro Italico di Palermo. Angelo Flores, Gabriele Di Trapani, Christian Maronia, Cristian Barone, Samuele La Grassa, Elio Arnao. Il settimo ragazzo che componeva il gruppo verrà, invece, giudicato dal tribunale minorile, in quanto all'epoca dei fatti non aveva ancora compiuto il 18esimo anno di età, traguardo che avrebbe raggiunto alcuni giorni dopo i fatti.

Tutti i documenti sono ora in mano al gip, che dovrà vagliare la sussistenza dei due requisiti della prova evidente e delle indagini chiuse rapidamente. Secondo l'accusa, la giovane sarebbe stata violentata dai 7 coetanei dopo aver trascorso la serata in loro compagnia. Per i 6 maggiorenni ora si aprirà la possibilità di chiedere il rito immediato. L'incidente probatorio si è svolto lo scorso ottobre e la giovane ha confermato tutte le accuse nei confronti nei confronti dei ragazzi. "Volevo stare solo con Angelo Flores", ha dichiarato la ragazza, che ha negato davanti al giudice di aver cercato di appartarsi con il gruppo per un rapporto consenziente con tutti loro.

La ragazza conosceva molto bene Flores, con il quale aveva già avuto una frequentazione e per questo motivo ha dichiarato di fidarsi di lui. "Ero innamorata", ha dichiarato la ragazza. Ma quella fiducia, da parte sua, non è stata evidentemente ben riposta, in quanto Flores era parte del gruppo ed è stato lui a riprendere l'incontro sessuale con il suo telefonino, condividendolo poi con i suoi amici. "'Vabbè, dai, ti facciamo il video, dai, bevi', e mi hanno fatto bere 6, 7 shottini di fila mentre mi riprendevano col telefono…", ha dichiarato la ragazza al giudice.

La giovane adesso si trova lontana da Palermo, in una casa famiglia nel

nord Italia. È stata trasferita in una città diversa da quella in cui tutto è avvenuto perché pare abbia subito pressioni e minacce in quell'ambiente. Pertanto, si è preferito, ai fini della sua incolumità, allontanarla.

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