Sventato attacco a Viterbo, arrestati due turchi: volevano assaltare la processione di Santa Rosa

Scattate le misure straordinarie: Nocs, cecchini e luci accese lungo il percorso della macchina di Santa Rosa. Il ministro degli Esteri messo in sicurezza in una caserma. Meloni: "Operazione decisiva"

Sventato attacco a Viterbo, arrestati due turchi: volevano assaltare la processione di Santa Rosa
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Grande paura a Viterbo per la processione di Santa Rosa, un appuntamento immancabile per i fedeli della città laziale. Nel pomeriggio di ieri la Digos ha arrestato due cittadini turchi. Si trovavano in un b&b nella parte alta del centro storico, proprio lungo il tragitto della processione e durante la perquisizione sono stati rinvenuti in loro possesso un mitra, diverse pistole, caricatori e munizioni. Le prime ipotesi investigative suggeriscono che l'obiettivo dei turchi sarebbe potuta essere la folla indiscriminatamente oppure direttamente la macchina di Santa Rosa, trasportata a braccio dai facchini, simbolo storico religioso e civile di Viterbo. "Un'operazione decisiva che ha permesso di celebrare in sicurezza un evento unico al mondo, che è stato riconosciuto dall'Unesco patrimonio immateriale dell'Umanità e rappresenta una tradizione secolare profondamente sentita dai viterbesi e da tantissimi italiani", ha detto Meloni.

Non è chiaro se l'attentato sventato sia legato alla presenza di Antonio Tajani alla manifestazione, che è stato messo in sicurezza in una caserma, così come la vicepresidente del Parlamento europeo Antonella Sberna, il deputato Mauro Rotelli. È stato convocato d'urgenza il comitato per la sicurezza pubblica per capire come procedere e disporre il piano di emergenza per garantire l'incolumità dei fedeli.

Sono stati organizzati i cecchini sui tetti dei palazzi lungo la via della processione e sono stati mobilitati reparti speciali come i Nocs e le unità cinofile antisabotaggio per operare sul campo in mezzo alla folla. Per la prima volta nella storia, la processione della macchina di Santa Rosa è avvenuta con l'illuminazione cittadina accesa e non al buio, come imporrebbe la tradizione. Alcuni viterbesi si sono lamentati di questo cambiamento, considerando la consuetudine più importante del mantenimento dell'ordine e della sicurezza, ma si è trattato di un atto dovuto per evitare che la folla potesse essere esposta ad attacchi sfruttando le sicurezze offerte da una situazione di oscurità.

Proprio nella zona lo scorso anno finirono in manette diversi cittadini turchi accusati di appartenere alla cosiddetta mafia turca. Ora gli investigatori dovranno indagare sull'identità dei due uomini e i possibili legami con la criminalità ed eventuali gruppi terroristici, al momento non è chiaro nemmeno se avessero in programma un attentato o se, invece, si trattasse di un agguato. I due non erano conosciuti alle forze dell'ordine italiane. "Congratulazioni alle forze dell’ordine per l’arresto di due cittadini turchi armati, a poche ore dall’inizio dell’evento.

Bene il sindaco ed il Prefetto che hanno garantito, in sicurezza ed evitando il panico, il trasporto della macchina della Santa protettrice della città, permettendo ai tanti fedeli e turisti arrivati di vivere questo momento straordinario. Questo episodio spero rappresenti un monito contro quei cattivi maestri che aizzano orchestrando delle campagne d’odio con un linguaggio violento", le parole del ministro Antonio Tajani.

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