Terremoto in Irpinia, scossa di magnitudo 3.6 tra Avellino e Benevento

Alle 2.54 la terra ha tremato ma, fortunatamente, non si registrano danni a persone o cose: è una delle zone più sismiche del Paese

Terremoto in Irpinia, scossa di magnitudo 3.6 tra Avellino e Benevento
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Paura nella notte nella zona di Avellino, dove alle 2.54 un sisma di magnitudo 3.5 ha colpito l'area di Bonito, a breve distanza da Benevento. L'epicentro ha avuto una profondità di 17 km ed è stato avvertito su ampia scala, sebbene con bassa intensità. Ad averlo avvertito distintamente sono stati i comuni di Pietradefusi, Torre Le Nocelle, Calvi e San Nazzaro, oltre a quello di Bonito, situati entro un raggio di 5 km dall'epicentro.

Questa stessa area è quella colpita dal terremoto dell'Irpinia nel 1980, una tragedia su vasta scala che causò oltre 2700 vittime. In quel caso il sisma fu di magnitudo 6.9, uno dei più forti mai registrati in Italia, e venne avvertito in mezza Italia: furono 688 i comuni direttamente colpiti che subirono danni, gran parte dei quali venne pressoché raso al suolo dal sisma. Il terremoto di questa notte è parte di un piccolo sciame sismico iniziato nella mattinata di ieri con piccole scosse di magnitudo vicino al 2. Non si sono registrati danni a persone o cose e non sono stati necessari gli interventi dei servizi di soccorso e di monitoraggio.

Quest'area è parte di un sistema ampio di faglie appenniniche a direzione NW-SE (nord-ovest - sud-est) e alcuni studi fanno riferimento al sistema di faglia del Monte Marzano come centrale per l'attività sismica dell'Irpinia.

Per altro, il settore irpino è considerato uno dei più attivi e rischiosi del Mediterraneo Centro-Occidentale in relazione al numero e all'intensità dei terremoti che può generare e ci sono alcuni studi che dimostrano come il terremoto del 1980 sia stato generato da una faglia che circa 2000 anni prima ha causato un terremoto simile.

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