
In una zona anonima, in capannoni neutri, transitavano ogni giorno tir senza insegne, bianchi, che attraversavano l'Italia da nord a sud in direzione del cassinate. In particolare è stato un tir ad attirare a sé l'attenzione, sempre anonimo e con vetri oscurati, che viaggiava la notte tra Ancona e Cassino. Ed è proprio partendo da questo mezzo pesante che la Guardia di Finanza ha aperto un'indagine per vederci chiaro e meglio. L'ipotesi iniziale che è stata seguita dagli investigatori è stata quella dell'illecito fiscale ma a sorpresa ha portato a scoprire a quattro chilometri dalla cittadina da Cassino la più grande fabbrica clandestina di sigarette contraffatte mai scovata in Italia. È stato eseguito un sequestro record per oltre 300 tonnellate di materiale che veniva realizzato in un bunker sotterraneo, sotto un capannone logistico vuoto. È stato arrestato un 60enne napoletano per contrabbando ed è scattata la denuncia per una decina di persone.
L'accesso avveniva tramite un meccanismo anti-tracciamento: digitando una combinazione di tasti su telecomando elettrico, nascosto in uno scatolone, si azionavano leve idrauliche per sollevare una struttura in alluminio, adibita ad ufficio fittizio, disvelando il bunker raggiungibile da un montacarichi. Una volta raggiunto il piano inferiore si svelava una vera e propria città sotterranea illegale, con tanto di corridoi, percorsi e gallerie collegate perfettamente illuminati, dove i fumi e i miasmi che derivano dalla produzione di sigarette venivano incanalati in impianti di aerazione di ultima generazione. Tutto là sotto era stato studiato nei minimi dettagli: c'erano ben tre linee di produzione dove venivano clonati pacchetti di sigarette di varie marche ma anche alloggi di fortuna che potevano ospitare fino a 18 persone con bagni, docce e sala da pranzo.
Immediate le verifiche da parte delle Fiamme Gialle del Gruppo di Ancona, guidato dal tenente colonnello Giuseppe Romanelli, con i finanzieri di Frosinone, che hanno scoperto tributi evasi per circa 600 milioni e proventi illeciti stimati in circa 130 milioni. Sono stati sequestrati beni per 53 milioni tra cui quattro autoarticolati e dalle indagini è emerso che la capacità produttiva fosse di circa 2,7 milioni di sigarette in un anno, e 7,2 milioni di euro circa al giorno. Nel bunker erano stoccate sigarette di contrabbando per oltre 150 tonnellate e 170 tonnellate di precursori.
La destinazione era il mercato nazionale ma anche quello Ue e poco distante dalla fabbrica, i finanzieri hanno individuato altri stabilimenti, rientranti nella medesima rete logistica, per stoccare il tabacco, box-storage coperti e trailer.