Udine, 11 agenti feriti dai pro Pal. Due sono gravi

Ennesimo bilancio pesante per le forze dell'ordine. Da inizio anno sono 350 gli agenti feriti. La denuncia dei sindacati di polizia: "Metodo di piazza tollerato e giustificato da chi dovrebbe condannarlo"

Udine, 11 agenti feriti dai pro Pal. Due sono gravi
00:00 00:00

Ancora scontri durante le manifestazioni pro Palestina, stavolta a Udine prima della partita tra Italia. Un gruppo di antagonisti, quando il corteo era quasi finito, ha rotto i ranghi e cercato di sfondare il cordone di sicurezza disposto dagli stessi organizzatori. Da quel momento sono iniziati gli scontri, con i centri sociali e le frange più violente che hanno dato l'assalto agli agenti di polizia e ai carabinieri con bottiglie, pali e transenne. Le forze dell'ordine hanno reagito con gli idranti e con i lacrimogeni, con alcune cariche di alleggerimento. Il risultato sono due giornalisti, di cui uno grave, e 11 agenti feriti.

Sei poliziotti sono stati accompagnati al pronto soccorso: al termine della visita, quattro sono stati refertati per ferite lievi e due trattenuti in osservazione. Altri quattro hanno fatto autonomamente accesso all’ospedale di Latisana, dove sono in corso accertamenti del personale sanitario, mentre un carabiniere è stato medicato per lievi escoriazioni. I manifestanti fermati, invece, sono 13, e due sono stati tratti in arresto. Le 15 persone, tutti cittadini comunitari di cui 9 uomini e 6 donne, hanno ricevuto un foglio di via dalla città Udine.

"Solamente la professionalità, la calma e l'equilibrio dei tanti operatori di sicurezza giunti a Udine per gestire quella che doveva essere una semplice partita di calcio, hanno permesso di evitare che la situazione degenerasse. Questi non sono manifestanti, sono malviventi ai quali non importa nulla di Gaza e della Pace", Felice Romano, segretario generale del sindacato di polizia Siulp. "Cercano solo l'occasione per dare sfogo alla loro violenza e la mia convinzione è che stanno cercando in tutti i modi di arrivare alla tragedia per avere la scusa permanente per fare guerriglia in tutte le piazze. Ma può essere normale impiegare più di 1000 uomini nella sola giornata di ieri, con quasi 10 colleghi feriti alcuni dei quali in modo serio?", si legge ancora.

Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di polizia Coisp, commentando i feriti, ha sottolineato che questa "è l'ennesima prova di come la violenza contro le Forze dell'Ordine non sia più un episodio isolato, ma un metodo di piazza ormai tollerato e persino giustificato anche da chi dovrebbe condannarlo senza esitazioni. Questi soggetti non scendono in strada per manifestare un'idea, ma solo per creare disordini, attaccare la Polizia e trasformare ogni piazza in un campo di battaglia". Questa mattina in Senato c'è stato applauso bipartisan quando il ministro Antonio Tajani ha espresso solidarietà alle forze dell'ordine. "Mentre ancora raccogliamo da terra i morti c’è da andare a soccorrere i feriti da un’altra parte. Ci chiediamo quando si deciderà di mettere la parola fine a tutto questo.

La manifestazione per la pace svolta dopo che l’accordo di pace è stato già siglato, e poi autorizzata quando già c’è da accudire un evento sportivo di tale rilievo, è sinceramente il colmo se si tramuta nell’ennesima trappola per donne e uomini in divisa", è il commento di Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia di Stato.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica