Disabile violentata e poi venduta a un altro stupratore: ennesimo orrore in zona stazione a Milano

Ancora una violenza in zona stazione Centrale a Milano: una 57enne disabile è stata stuprata in una tenda da due uomini di origine straniera

Disabile violentata e poi venduta a un altro stupratore: ennesimo orrore in zona stazione a Milano

In stazione Centrale a Milano c'è un enorme problema di sicurezza, che si estende anche a tutte le aree limitrofe. Il grande piazzale davanti all'edificio ferroviario, piazza Duca d'Aosta, è il ritrovo quotidiano di centinaia di irregolari, persone senza fissa dimora, criminali e ogni genere di umanità sommersa, che vive al di là dei confini della legalità. Lo stupro perpetrato ai danni della turista di rientro in Francia che ha generato così tanto clamore ne è un esempio ma è solo uno dei tanti, purtroppo. In pochi giorni sono arrivate diverse denunce di violenza sessuale sui tavoli della procura e una di queste ha alcuni punti in comune con quella già nota. La vittima è una 57enne italiana disabile e senza fissa dimora.

La procura sta cercando di ricostruire quanto accaduto partendo dalla testimonianza della donna e dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza. La vittima ha un problema a una gamba, cammina a fatica e quando scende la sera cerca di trovare un riparo per trascorrere la notte. Le telecamere la riprendono mentre si avvicina al monumento al centro di piazza Duca d'Aosta, la grande Mela di Pistoletto. Qui, si siede per terra insieme a un gruppo di homeless come lei. Loro sono stranieri, di origine africana, e il quotidiano La Nazione spiega che uno di loro le propone di passare la notte nella sua tenda posizionata nei pressi di via Tonale, distante circa un chilometro dalla loro posizione. Lei accetta, così come la turista francese aveva accettato di trascorrere del tempo con il suo aguzzino in attesa di poter salire sul treno che l'avrebbe portata da Milano a Parigi.

Ma è una trappola e una volta giunta nella tenda, la donna subisce la violenza. Cerca di difendersi, urla e chiede aiuto ma non c'è nessuno in quel momento che può salvarla. Il primo uomo se ne va ma ne arriva un altro, al quale lui l'ha probabilmente "venduta", e si ricomincia da capo. Solo diverse ore dopo la donna riesce a scappare e la clinica Mangiagalli, dove successivamente la donna viene accompagnata, certifica la presenza di rapporti violenti.

Il pm Rosalia Stagnaro è stata incaricata di trovare la quadra in questa situazione, di individuare nel gruppetto di nordafricani i responsabili dell'aggressione ma non sarà facile: "Si tratta di casi di difficile ricostruzione perché avvengono in contesti di degrado assoluto e di criminalità da strada".

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