"Voglio vannaccizzare la Lega". Polemica sul generale, ma Salvini: "È un valore aggiunto"

L'uomo dai 500mila voti pensa ad una Lega nuova, ma i colonnelli lombardi rispondono: "Inizi a rispettare le regole della Lega"

"Voglio vannaccizzare la Lega". Polemica sul generale, ma Salvini: "È un valore aggiunto"
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Dopo le ultime uscite di Roberto Vannacci - generale in pensione ed europarlamentare a tempo pieno - su una vannaccizzazione della Lega, le polemiche interne sono arrivate e non sono state leggere. I colonnelli lombardi hanno risposto al fuoco senza lasciare quartiere. A spegnere le polemiche è intervenuto il leader del Carroccio Matteo Salvini: "Siamo troppo impegnati a lavorare, per dedicare tempo a polemiche o altro. Sindaci, governatori, ministri, parlamentari ed europarlamentari, ognuno con la testa al proprio ruolo e ai cittadini. Stiamo poi preparando una grande Pontida ‘25, ci saranno migliaia di persone da tutta Italia e sul palco tutti i big della Lega che, ognuno col proprio stile e la propria personalità, stanno facendo crescere il Movimento. Aumentano gli iscritti, aumentano gli eletti, aumentano i consensi. Vannacci è un valore aggiunto, stiamo facendo e faremo un ottimo lavoro insieme".

Se da un lato l'attuale vicesegretario federale della Lega, di fatto il numero due di Salvini - intervistato da La Stampa - mette in chiaro il suo obiettivo, dall'altro c'è chi come a Gian Marco Centinaio - vicepresidente del Senato e leghista della prima ora - non sta bene. "Vannacci inizi a rispettare le regole della Lega. Se non gli vanno bene, faccia il suo partito". Della stessa idea è il governatore lombardo Attilio Fontana - al Congresso dei giovani leghisti di Busto Arsizio- che ha espresso il suo malumore: "C’è qualcuno che vuole vannaccizzare la lega. Io dico 'col cazzo"". I malumori dentro la Lega sono nati dopo la candidatura paracadutata del generalissimo - che ha fatto guadagnare alla Lega più di 500mila voti alle Europee 2024 - sebbene non avesse la tessera di partito in tasca e proprio questo, alla vecchia guardia, è andato di traverso.

Una situazione che sta creando non poche tensioni all'interno degli ambienti leghisti, ma il generale tira dritto: "Da parte mia non c'è competizione, andiamo avanti uniti" senza fare nessun passo indietro: "Rivendico la volontà di vannaccizzare la Lega". Frasi che i suoi compagni di partito non vogliono più sentire, infatti molti big hanno detto che dovrebbe essere lui a salvinizzarsi. Insomma tutti dicono che è il generale a dover adattarsi ai valori della Lega - dato che al nord le esternazioni sulla X Mas non piacciono - e lui risponde con i numeri: "Faccio politica da poco tempo. So solo che nella circoscrizione Nord Ovest, alle elezioni europee, Vannacci con la Decima Mas ha preso circa 190mila voti, e nella circoscrizione Nord Est circa 175 mila. È la base che vota. Evidentemente, gli ideali e i principi che Vannacci porta avanti, compresi quelli della Decima, sono sovrapponibili con la Lega e piacciono ai leghisti" e aggiunge: "Non è detto che tutti gli appartenenti al partito debbano pensarla esattamente come me. Il bello di una comunità politica è che ci sono declinazioni diverse dei principi fondamentali. Ognuno li interpreta e li declina come pensa che sia più opportuno. Io sono convinto che stiamo andando tutti avanti rispettando i principi della Lega, per fare il partito più potente, più influente, più vivace". Una comunità fondata nel 1989 da Umberto Bossi con il chiaro obiettivo della secessione, poi trasformata in federalismo e oggi diventata autonomia. Dopo la nazionalizzazione voluto dal nuovo corso di Salvini iniziato nel 2013,le correnti dentro il partito hanno sempre giocato la loro partita. E ora c'è anche quella vannacciana: "Non sono correnti. Si tratta di una sinergia nella costruzione di qualcosa più grande" chiude l'eurodeputato.

Una tensione sempre maggiore che rischia di spaccare il partito proprio pochi giorni prima del grande raduno sul pratone. Ma alla domanda "riconosce la leadership di Salvini?", l'ex parà ha chiarito: "Certo, è il segretario federale. Non ho mai avuto alcun dubbio su questo".



Ora il generale è ad un passo dalla poltrona di via Bellerio e sta cominciando a sbracciare. Senza però - a quanto dice - avere ambizioni: "Non voglio prendere il posto di Salvini. Faccio al meglio possibile l'europarlamentare".

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