Nba, agli Spurs la prima sfida con Cleveland

Duncan trascina San Antonio in gara 1 contro i Cavaliers di LeBron James: 85-76. Domani gara 2. Diritti umani: i giocatori contro la Cina

La volata verso l’anello della Nba è iniziata come molti si aspettavano. Anzi, come molti temevano. Grazie ad una difesa granitica e alle consuete prove maiuscole di Tim Duncan e Tony Parker, i San Antonio Spurs hanno vinto il primo round della finale dominando i Cleveland Cavaliers con un punteggio, 85-76, quantomeno bugiardo.
Essenziali e come sempre disposti per giocare da Squadra, gli Spurs di Gregg Popovych hanno fatto capire a LeBron James e compagni cosa voglia dire affrontare San Antonio in una serie per il titolo. I Cavs, al debutto assoluto in una finale Nba, sono stati accolti sul parquet di San Antonio da una difesa eccezionale, imperniata inizialmente su un Duncan stellare. Il caraibico ha messo a segno la prima delle sue stoppate proprio su James, chiudendo l’incontro con 24 punti e 13 rimbalzi. Parker, invece, ha subito messo a nudo le carenze difensive di Cleveland centrando una sequenza di tre entrate che ha dato il la ad una prova maiuscola: 27 punti e tantissima qualità, soprattutto nella testa.
Il grande talento di LeBron James ha dunque potuto poco contro i texani, che lo hanno costretto ad accontentarsi di appena 14 punti con un eloquente 4 su 16 dal campo. Merito soprattuto di Bruce Bowen, eccezionale nel tenere a freno «Il Prescelto» dalla prima palla a due delle finali alla sirena che ha chiuso il primo round. Gara 2 è in programma domani a San Antonio, poi ci si sposterà in casa dei Cavs per Gara 3, Gara 4 e l’eventuale Gara 5. A San Antonio si potrà tornare solamente per gli ultimi due round, ma il volo per il Texas dovrà prenotarlo James, unica speranza della squadra di Mike Brown. La star di Cleveland ha iniziato l’incontro giocato stanotte con un pessimo 0 su 8 al tiro, centrando il suo primo canestro dal campo a 7’15” dalla fine del terzo quarto portando i suoi sotto di appena cinque punti.
Intanto la Nba scende in campo contro la Cina, accusata di violare i diritti umani.

La squadra dei Cleveland Cavaliers ha firmato anche una petizione, che però non è stata sottoscritta dalla stella LeBron James, contro la Cina e al loro fianco è scesa in campo anche l’associazione. I giocatori sono in particolare contro l’appoggio di Pechino al governo di Khartum, accusato di ripetute violenze nella provincia del Darfur.

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