Neanche una gara senza cartellini

È un mondiale e, si sa, in manifestazioni così importanti non è il caso di andare tanto per il sottile. Anche se il torneo non è entrato nel vivo e sono ancora molte le gare da disputare, è già possibile tracciare un primo bilancio a proposito del gioco duro e dei provvedimenti arbitrali.
In Germania non c’è stata ancora alcuna partita in cui il direttore di gara non abbia estratto cartellini. Il match con meno sanzioni, dei 29 attualmente disputati, è stato quello d’apertura tra Germania e Costa Rica (un unico giallo per Fonseca), mentre il record di cartellini spetta a Svezia-Paraguay e Francia-Svizzera, appaiate in vetta a quota 8 ammonizioni.
Diverso il discorso che riguarda le espulsioni. Finora i cartellini rossi estratti in questo mondiale tedesco sono stati 10 e, a parte il record di Italia-Stati Uniti, è stata Repubblica Ceca-Ghana la partita più «cattiva»: 6 ammoniti tra gli africani, uno per Nedved e compagni e l’espulsione di Ujfalusi.
Il numero dei falli fischiati nei vari match, poi, è stato particolarmente alto.

In questa speciale classifica domina Angola-Portogallo, partita in cui, soprattutto a causa del bunker apparecchiato dagli africani per limitare Figo e gli altri, l’arbitro Larrionda ha dovuto intervenire ben 49 volte. Curioso il tabellino di Messico-Iran, diretta dal nostro Rosetti, che riporta solo 3 ammonizioni a fronte di 46 falli sanzionati dal direttore di gara italiano.

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