Negli hangar della Bicocca un’opera per ogni galleria

In occasione del MiArt sono esposti fino al 14 maggio in un luogo affascinante i lavori di 24 artisti di diversa generazione

Luciana Baldrighi

Un progetto comune voluto dall’associazione delle gallerie milanesi sorta lo scorso anno presenta fino al 14 maggio all’Hangar Bicocca di Viale Sarca 336 una collettiva di opere d’arte contemporanea in occasione del Mi Art, la nota Fiera d’Arte di carattere internazionale.
Ogni galleria presenta un’opera d’arte. Nomi e opere sono state selezionate da Giorgo Verzotti curatore della rassegna che ha ben individuato la peculiarità della proposta culturale che ogni galleria ha offerto al suo pubblico e alla città di Milano. Una Milano dove ancora oggi manca un vero e proprio museo d’arte contemporanea, specifichiamo, non moderna. Solo grazie ai privati possiamo ammirare o scoprire importanti artisti presenti nei musei di tutto il mondo. Collezionisti e fondazioni sono pertanto la vera forza propulsiva con lo specifico di rimanere parte attiva e dinamica di un dibattito artistico e contemporaneo di alto profilo.
Tra i ventiquattro artisti di diversa generazione e poetica, ma certamente tra i migliori che Milano possiede attraverso le loro opere sono: Vincenzo Agnetti presentato dalla Galleria Milano; John Armleder di Massimo De Carlo, John Bock by Giò Marconi, Alighiero Boetti di Zonca & Zonca, Monica Bonvicini di Emi Fontana, Candice Breitz della Galleria Francesca Kaufmann, Enzo Cucchi presentato da Paolo Curti e Annamaria Gambuzzi. Un lungo elenco che completeremo lungo il corso dell’articolo che è giusto spezzare segnalando la presenza dell’artista italo-americano Vito Acconci, noto per i suoi lavori video, le performance di body-art, le installazioni, i progetti di architettura e di arte pubblica che ha tenuto una conferenza aperta al pubblico presentando i lavori all’Hangar Bicocca. E a proposito di architettura Acconci ha dichiarato: «Mi sono spinto verso l’architettura perché essa è l’arte della vita quotidiana, ognuno di noi ha una sua consapevolezza architettonica, pur inconscia, e anche se la si conosce bene perché se n’è oppressi, essa rimane tuttavia un’arte che si apprende attraverso il vivere quotidiano». Acconci è stato anche il vincitore con il lavoro «Klein Bottle» tra i numerosi artisti che hanno partecipato alla mostra «Playgrounds & Toys» curata da Adelina Von Furstenberg per Art of the World e svoltasi all’Hangar Bicocca pochi mesi fa. Il suo progetto come annunciato sarà realizzato alla fine dell’esposizione.


Proseguendo la lunga e rilevante lista degli artisti troviamo Fischli & Weiss presentato dalle Case d’Arte, Massimo De Caria della Nowhere Gallery, Gunter Forg della Galleria Salvatore e Caroline Ala, Giuseppe Gabellone presentato dallo Studio Claudio Guenzani, Francesco Gennari di Zero Arte Contemporanea, Roni Horn per la Galleria di Raffaella Cortese, Karl Horst Hodicke dello Studio D’Arte Cannaviello, Joseph Kosuth di Lia Rumma, Masbedo di Pack, Laura Matei del nuovo spazio di Gian Galeazzo Visconti, Aldo Mondino della Galleria 1000 eventi, Walter Niedermayer della Suzy Shammah, Andrea Salvino di Antonio Colombo Arte contemporanea, Sean Shanah di Lawrence Rubin, Michel Verjux dello Studio Invernizzi, Silvio Wolf presentato da Fotografia Italiana e Huang Yan di Marella Arte Contemporanea. (Ingresso 8 euro, ridotto 6. Fino al 14 maggio).

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