Negli Usa lo 0,5 per cento delle adolescenti soffre di anoressia graveMalati & malattie

di Gloria Saccani Jotti

Secondo l'ultimo Report dell'American Academy of Pediatrics, circa lo 0,5 % delle adolescenti americane soffre dianoressia nervosa, mentre circa il 1-2% rientra nei criteri per bulimia nervosa. Accanto a queste patologie più note però stanno emergendo nuovi comportamenti non ancora riconosciuti dalla comunità scientifica internazionale come patologie vere e proprie, non ancora inseriti nei principali manuali diagnostici, ma con una diffusione tale da poter parlare di atteggiamenti ad elevato rischio di convertirsi in veri e propri disturbi alimentari. «Spesso la loro identificazione è tardiva, in assenza di specifiche linee guida e strutture assistenziali per il loro trattamento», affrtma il professor Marcello Giovannini, presidente di Milanopediatria 2012. «Possono essere considerati l'esasperazione di comportamenti promossi dalla società, quali il mantenersi in forma, che, in soggetti predisposti, rischiano di trasformarsi purtroppo in veri e propri disturbi alimentari. Il pediatra deve essere a conoscenza di queste nuove forme, per poterle prevenire ed identificare in un'età ancora così critica per lo sviluppo».Attenzione allora a chi prova una sorta di ossessione per i cibi giusti. Potrebbe trattarsi di ortoressia. Il termine, dal greco orthos (dritto, corretto) e orexia (appetito), è stato coniato per la prima volta nel 1997 negli Stati Uniti. Mentre chi soffre di anoressia o bulimia è ossessionato dalla quantità, le preoccupazioni degli ortoressici riguardano la qualità del cibo assunto: è determinante accertare che un alimento sia sano, puro ed attivo nella prevenzione delle malattie. La paura di malattie e contagi impone all'ortoressico uno stile di alimentazione talmente rigoroso da esporlo paradossalmente al rischio di sviluppare carenze nutrizionali gravi e quindi di sviluppare condizioni cliniche secondarie alla drastica riduzione di vitamine e sali minerali, quali ad esempio avitaminosi ed osteoporosi.

Chi soffre di ortoressia può dedicare ore ad acquistare scrupolosamente i cibi e cucinarli con eccessivo rigore, fino a rinunciare, per mancanza di tempo e difficoltà ad adattarsi, al lavoro ed alle relazioni sociali.
gloriasj@unipr.it

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