Negozi chiusi per il 25 aprile

A Paderno Dugnano i commercianti sono stati avvertiti dalla giunta di centrosinistra. «Vietato fare affari il 25 aprile. Vietato vendere durne il giorno in cui tutti devono esercitare il diritto dovere della memoria e della riflessione».
La liberazione non si tocca, il XXV Aprile è sacro. Stop allora alle vendite, alla chincaglieria, al tre per due e alle offerte speciali. Per evitare «problemi», già nel 2000 la maggioranza votò una delibera per impedire ai negozi e ai centri commerciali di alzare le saracinesche nel giorno dei partigiani, sia della prima sia dell’ultima ora. «Alcuni negozianti – spiega il presidente dei commercianti Enrico Origgi – hanno girato all’amministrazione comunale la richiesta per poter stare aperti. Considerato il momento di crisi, visto che parecchi colleghi nei comuni confinanti, Milano e Monza in testa, possono lavorare pensavamo che non ci fossero problemi.

Non credevamo che questa semplice domanda suscitasse tanto clamore: i nostri iscritti non intendono certo offendere la memoria dei morti per la Liberazione d’Italia». Invece la risposta è picche. Tanto che i commercianti dovranno rinunciare alla giornata di lavoro. Impossibile urtare la suscettibilità dell’Anpi. Tutti in corteo.
FrSal

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