Il negozio che cambia sempre faccia

Abiti, cibo, oggetti di design: prodotti diversi ogni 21 giorni

Un negozio che cambia ogni tre settimane. Non gli arredi, non le vetrine o l’immagine, ma i prodotti da vendere. Prima una linea d’abbigliamento sportivo, poi gli abiti e le scarpe. In futuro sicuramente oggetti di design, forse cibi ma solo confezionati o in scatola. Le tre vetrine si affacciano su corso Garibaldi 59, area pedonale che ben si presta allo struscio modaiolo e giovane. L’inventore, Paolo Comini, va fiero della sua creatura: «È un po’ come un tram che viaggia e si porta appresso la pubblicità». O come un palcoscenico teatrale che stravolge una storia con un’altra storia. Poche cose restano fisse: le luci, la cassa, il bar, alcune sedute e l’insegna «Sidecar eventi». Uno schermo a tutta parete, sei metri, proietta ambientazioni, immagini o filmati aziendali. Tutto il resto è affidato all’estro di tre giovani fra architetti e designer. «Pazienti, veloci e intuitivi quanto basta per saper cogliere quello che il cliente desidera e suggerire un allestimento che valorizzi la merce» ha aggiunto Comini. In questi giorni è esposta la linea di abbigliamento belga «Offshore Legends», a suggerire l’idea del motoscafo il particolare sospeso al centro di una stanza: un’immensa boa gialla che pare fluttuare.


«È il primo negozio al mondo con queste caratteristiche di “shop sharing” - ha detto Paolo Comini - vogliamo valorizzare le proposte innovative, oggetti di design o linee d’abbigliamento originali e non tradizionali». L’investimento, per chi vuol mettersi in vetrina, è simile a quello di una pagina pubblicitaria su un mensile specializzato o alla mezza pagina su un quotidiano nazionale.

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