Càpita, eccome se càpita, quasi ogni giorno: prendi il caffè, e anche lammazza caffè, paghi, e alla cassa ti salutano con un «grazie, arrivederci a presto». Lì per lì non ci fai caso, poi, fuori del locale, ci ripensi e dici: «Lo scontrino, dovè?». E se incroci un militare della Guardia di Finanza, rischi pure una salatissima multa.
Dimenticarsi - si fa per dire - di rilasciare lo scontrino fiscale è un problema di memoria labile non solo di esercenti di bar e ristoranti, ovviamente. Lo sanno bene le Fiamme Gialle che hanno reso noto ieri, in occasione del 233° anniversario della fondazione del Corpo celebrato anche a Genova, i risultati delle verifiche effettuate nei primi cinque mesi dellanno in Liguria: il 22 per cento dei negozianti, di tutte le tipologie merceologiche, controllati dai militari della Guardia di Finanza sono risultati irregolari in materia di scontrini e ricevute fiscali. «Su 8782 interventi - ha precisato in particolare il comandante regionale, generale Walter Peruzzo, nella sua allocuzione - ben 1974 hanno evidenziato situazioni non in regola».
Nel complesso i controlli fiscali hanno consentito di proporre recuperi ai fini delle imposte dirette per oltre 228 milioni di euro e di poter constatare la sottrazione alle casse erariali e comunitarie di circa 40 milioni di euro di Iva. Inoltre, per quanto riguarda la violazione degli obblighi tributari, i militari delle Fiamme Gialle hanno eseguito 1468 controlli ispettivi in tutta la regione. Tra questi 79 nel settore delle vendite immobiliari e cinque nel contrasto allevasione del canone Rai.
Intenso anche limpegno nella lotta alla contraffazione: 345 persone sono state denunciate e 13 arrestate. E sono stati sequestrati 533mila articoli con marchio contraffatto, tra cui più di 462mila capi di abbigliamento e 8500 giocattoli potenzialmente pericolosi per i bambini perché non sottoposti ai preventivi controlli Ce (il marchio europeo).
Importanti risultati sono stati ottenuti anche nella lotta allusura con 16 denunce e un arresto. Sono stati sequestrati beni immobili, titoli di credito e valuta per oltre 537mila euro.
Ma i militari della Guardia di Finanza si propongono come figura vicina al cittadino e su Internet, nel sito istituzionale «www.gdf.it», pubblicano un vademecum dal titolo «Possiamo darti un consiglio?». Il concetto è stato ribadito dal comandante regionale che ha sottolineato come nel vademecum, oltre a pubblicizzare il numero di pubblica utilità «117», sia specificato quando esigere scontrini o ricevute fiscali e quello che comporta, nonché come riconoscere le banconote false.
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