Cronaca locale

Nei mercati aria condizionata e uffici postali

Giacomo Susca

Da Lambrate al Giambellino, dal quartiere Sant’Ambrogio al Ticinese. I 26 mercati comunali coperti di Milano valgono un patrimonio non soltanto come giro d’affari ma anche per tradizione. «Sono parte della memoria storica della città - afferma Tiziana Maiolo, assessore alle Attività produttive -. Fare la spesa al mercato comunale è anzitutto un momento di socialità. Per questo abbiamo intenzione di rilanciare alla grande il servizio». La Maiolo vuole un potenziamento che favorisca tutti i cittadini e che «serva a difendere le fasce meno abbienti dai rincari ingiustificati degli ultimi tempi». Come precisa l’assessore, non si tratta di fare concorrenza alla grande distribuzione, ma di «diversificare» il più possibile l’offerta commerciale garantendo il miglior rapporto qualità-prezzo. Col vantaggio che molti «magazzini» restano aperti ad agosto.
Tiziana Maiolo ha messo la riforma in cima alla sua agenda. «Appena entrata in carica mi sono chiesta se valesse la pena tenere in vita i mercati, divisi tra realtà floride e alcune situazioni di declino. Per entrambe, la risposta è stata “s씻. Il progetto inizia dal rinnovamento interno delle strutture, «con l’introduzione del carrello e degli impianti di condizionamento per riscaldare gli ambienti d’inverno e rinfrescarli d’estate». Eppoi c’è l’idea di eventi promozionali contro il caro-vita. «Vogliamo organizzare appuntamenti a cadenza settimanale in ogni rione, con degustazioni libere e diversi prodotti in offerta speciale. Ma sempre con la massima attenzione alla qualità di ciò che si offre». In queste occasioni, si pensa anche a un servizio di trasporto a disposizione di famiglie e anziani soli, l’autentico «pallino» della Maiolo, ex assessore alle Politiche sociali della giunta Albertini. E non è esclusa qualche iniziativa analoga anche nei mercati delle vie. Inoltre si studia l’ipotesi di aumentare le attività ospitate nei magazzini coperti: farmacie, uffici postali, botteghe artigianali e persino bar, «perché ritornino a essere luoghi di incontro».
I lavori all’assessorato proseguiranno a settembre, mentre sono già stati presi i contatti con commercianti ed eventuali sponsor.

«Come amministrazione sentiamo il dovere di mettere in comune quello che è del Comune», sintetizza l’assessore riadattando il fortunato slogan della Moratti.

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