In attesa di essere serviti si potrà giocare a scacchi e chattare con gli altri clienti. O, magari, scegliere la musica di sottofondo come nei vecchi juke-box. Tutto grazie a un tavolino interattivo, dotato di touch screen e connessione wireless, che consentirà di scegliere il menù visualizzando ingredienti e provenienza di piatti e prodotti.
Ma linsolito tavolino, messo a punto dalla ditta varesina Civiesse, rappresenta solo un assaggio del negozio di gastronomia del Terzo Millennio, con il quale lUnione del Commercio e Assofood (lassociazione milanese del dettaglio alimentare) vogliono rilanciare la piccola distribuzione.
Il progetto è stato presentato ieri al Copac - Politecnico del commercio, a conclusione del Gran Tour della qualità alimentare 2008, patrocinato anche della Regione, che ha valorizzato i piccoli negozi coinvolgendo in un «percorso del gusto» 54 gastronomie e salumerie milanesi.
Il «negozio del futuro» comunicherà consigli e ricette sul cellulare dei clienti e sarà popolato di strumenti hi-tech: dalle bilance collegate via satellite, che illustreranno provenienza e ciclo produttivo della merce, ai banchi frigo che memorizzano la scadenza dei cibi conservati. «Linnovazione tecnologica garantisce maggiore informazione - sottolinea il presidente di Assofood, Iliano Maldini -. E oggi i clienti sono attenti a ciò che consumano». Ma, puntualizza Dino Abbascià, presidente del sindacato provinciale dei dettaglianti ortofrutta, «resta fondamentale la preparazione degli operatori».
Unesigenza a cui il Capac risponde con corsi di aggiornamento ad hoc. Mentre, ai cittadini interessati, offre lezioni di cucina, degustazione ed enogastronomia.
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