Nel 2008 in «rosso» brilla Terna

Francoforte maglia nera: meno 1,47%

Parte in rosso il nuovo anno borsistico per tutti i grandi mercati, appesantito sul finale dall’inversione di rotta di Wall Street sulla scia dell’indice manufatturiero Ism, peggiore del previsto a dicembre. L’indicatore, che misura la performance dell’attività manifatturiera degli Stati Uniti, è sceso al di sotto della soglia di 50 punti, segnalando una fase di contrazione. Ne hanno risentito in modo particolare i titoli del comparto auto (-2% il sottoindice stoxx continentale) e in generale tutti quelli più ciclici.
A Piazza Affari il Mibtel ha lasciato sul campo l’1,17% a 29.058 punti, mentre lo S&P/Mib (-1,35%) si è fermato a quota 38.035 punti, tra scambi sottili per soli 3 miliardi di euro di controvalore, meno della metà della media giornaliera del 2007. Il prezzo del greggio, che ha toccato il record di 100 dollari al barile a New York, non ha favorito le quotazioni di Eni (-0,2% a 25 euro) e Saipem (-1,24% a 27,07 euro). In controtendenza Erg (+1,88% a 13,12 euro) e Saras (+1,51% a 4,03 euro), debole Enel (-0,74% a 8,07 euro) e A2A (-2,07% a 3,07 euro) nel giorno del debutto in Borsa dopo la fusione tra Aem ed Asm. Solo la performance di Terna (+1,61%) risalta nel panorama di ribassi, ed è frutto anche dell’annunciato aumento dei prezzi di energia e gas concesso dall’Autorità.

La società beneficia in modo particolare della conferma degli incentivi per gli investimenti di sviluppo della rete di trasmissione nazionale.
Tra le Borse europee, la maglia nera va a Francoforte (meno 1,4%), mentre Londra limita le perdite allo 0,5% e a Parigi il Cac40 ha perso l’1,14. Chiusa per festività Zurigo.

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