Parte in rosso il nuovo anno borsistico per tutti i grandi mercati, appesantito sul finale dallinversione di rotta di Wall Street sulla scia dellindice manufatturiero Ism, peggiore del previsto a dicembre. Lindicatore, che misura la performance dellattività manifatturiera degli Stati Uniti, è sceso al di sotto della soglia di 50 punti, segnalando una fase di contrazione. Ne hanno risentito in modo particolare i titoli del comparto auto (-2% il sottoindice stoxx continentale) e in generale tutti quelli più ciclici.
A Piazza Affari il Mibtel ha lasciato sul campo l1,17% a 29.058 punti, mentre lo S&P/Mib (-1,35%) si è fermato a quota 38.035 punti, tra scambi sottili per soli 3 miliardi di euro di controvalore, meno della metà della media giornaliera del 2007. Il prezzo del greggio, che ha toccato il record di 100 dollari al barile a New York, non ha favorito le quotazioni di Eni (-0,2% a 25 euro) e Saipem (-1,24% a 27,07 euro). In controtendenza Erg (+1,88% a 13,12 euro) e Saras (+1,51% a 4,03 euro), debole Enel (-0,74% a 8,07 euro) e A2A (-2,07% a 3,07 euro) nel giorno del debutto in Borsa dopo la fusione tra Aem ed Asm. Solo la performance di Terna (+1,61%) risalta nel panorama di ribassi, ed è frutto anche dellannunciato aumento dei prezzi di energia e gas concesso dallAutorità.
Tra le Borse europee, la maglia nera va a Francoforte (meno 1,4%), mentre Londra limita le perdite allo 0,5% e a Parigi il Cac40 ha perso l1,14. Chiusa per festività Zurigo.
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