Nel 2009 mercato salvo con gli ecoincentivi Proroga solo a fine mese

«Gli ecoincentivi hanno evitato una crisi profonda del settore automobilistico e la misura di sostegno dev’essere rinnovata anche per il 2010»: l’osservazione di Loris Casadei, presidente dell’Unrae (importatori) unita a quella di Eugenio Razelli, numero uno dell’italiana Anfia («il piano-bonus 2009 si è rivelato efficace e va replicato, riservando alle alimentazioni alternative una proroga per un periodo più lungo»), a commento dei dati complessivi sulle immatricolazioni dello scorso anno (calo delle vendite contenuto allo 0,17% solo grazie ai premi sulle rottamazioni), sono chiaramente rivolti al governo. A rafforzare queste affermazioni è Gian Primo Quagliano (Centro Studi Promotor): «Il recupero dell’economia, ammesso che trovi conferma - avverte il direttore del Csp - non pare sufficiente per mantenere le immatricolazioni sui livelli raggiunti nel 2009». Lo stop al sostegno alle vendite, per le case automobilistiche, dovrà quindi essere il più breve possibile.
A questo proposito, secondo fonti romane, l’atteso decreto ad hoc denominato «Sviluppo», contenente incentivi a vari comparti in affanno, dovrebbe essere approvato alla fine del mese e avere effetto ai primi di febbraio, sulla falsariga di quanto è stato deciso per il provvedimento appena scaduto. Gli ecoincentivi 2009, comunque, come sottolinea l’Aci, hanno consentito l’acquisto di 1.059.504 veicoli. E a dimostrare il funzionamento del piano è il dato sulle demolizioni: nel 90,29% dei casi, all’acquisto ha fatto seguito la distruzione della vettura inquinante. Anche questa volta, però, le case automobilistiche hanno voluto anticipare lo Stato offrendo propri bonus: è partita Ford, che si è confermata leader nelle vendite tra i costruttori esteri (1.500 euro già disponibili dall’1 gennaio), seguita da Renault (fino al 17 listino invariato per la gamma «eco2») e Citroën (per tutto il mese saranno applicati i premi 2009), mentre Kia ha prorogato la garanzia lunga (7 anni o 150mila chilometri) anche nel 2010.
Ma è soprattutto il gruppo Fiat ad archiviare una buona annata grazie agli incentivi e, in particolare, all’exploit delle auto a metano. In più, proprio ieri, a tranquillizzare l’amministratore delegato Sergio Marchionne ci ha pensato il direttore dell’Agenzia delle entrate, Attilio Befera. Le rassicurazioni, raccolte dal Tg24, riguardano i crediti vantati dal Lingotto con il fisco, ovvero il denaro anticipato (circa 500 milioni) per restituire ai concessionari gli incentivi di cui hanno beneficiato i clienti: «Stiamo restituendo i soldi a Fiat», ha detto Befera.
A dicembre, intanto, come in tutto il 2009, il gruppo di Torino ha ottenuto risultati migliori rispetto a quelli del mercato complessivo (+17% la crescita generale a dicembre).

Le vendite del Lingotto nell’ultimo mese sono salite del 19,3% (quota al 31,5%), mentre il consuntivo 2009 ha registrato volumi su del 2,7% e una quota in aumento dello 0,9%, al 32,8%. Ok soprattutto Lancia (+10%), in ripresa Alfa Romeo (+4,6%) e positivo il marchio Fiat (+1,3%).

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