Nel 2010 perdite ridotte a 20 milioni Cresce il margine operativo del gruppo

Dello stesso tenore, i consiglieri regionali Aldo Siri e Lorenzo Pellerano delle Liste Civiche per Biasotti Presidente: «Chi si comporta così è perché ha degli scheletri nell'armadio», tuonano, «anzi in questo caso negli archivi e, siccome parliamo di sanità pubblica, la metafora è ancor più stridente, ma calzante».
«È inammissibile che un consigliere regionale, per ottenere documentazioni ufficialmente richieste, debba, prima più volte sollecitarle, poi minacciare di andarle a ritirare accompagnato dai carabinieri», aggiungono, «lo stesso più che sospettoso modus operandi messo in atto dall'assessore Montaldo in sede di consiglio regionale (il che fa pensare ad un disegno finalizzato a nascondere le magagne e l'inconsistenza del piano sanitario partorito dalla Giunta Burlando): le risposte di Montaldo alle interrogazioni presentate avvengono con ritardi epici, rendendo volutamente superati i contenuti delle stesse, e comunque queste risultano a dir poco evasive».
«Vorrà dire - ironizzano Siri e Pellerano - che per ottenere le giuste informazioni richieste ci presenteremo anche in consiglio regionale con i carabinieri, visto che il ruolo della minoranza è quello di individuare e denunciare le cose che non funzionano ed è inaccettabile che tutte le volte la maggioranza cerchi di fuggire dal confronto mettendo i bastoni tra le ruote».
«Confidiamo - concludono i consiglieri che chi governa la nostra Regione faccia le dovute pressioni sulle direzioni delle singole Asl del territorio affinché mai più si possano ripetere simili fatti irresponsabili».
Intanto sul tema della sanità ieri si è riunita la VII Commissione sulla questione dei compensi dei direttori dell'Asl3 di Genova. A rendere noto quanto emerso durante l'incontro sono ancora i consiglieri regionali del Pdl Matteo Rosso, Marco Melgrati e Roberto Bagnasco: «l'illegittimità degli aumenti per i dirigenti Amodeo e Canepa è stata evidenziata: non è conforme alla legge perché in contraddizione con la norma della Finanziaria. Il fatto che i dirigenti stessi abbiano "miracolosamente" rinunciato ha sicuramente esposto la Regione ad una brutta figura».
«Di fronte a ciò - aggiungono i tre esponenti del Pdl - è risultato inoltre il rischio di un danno erariale per l'Ente. Per questo è stato domandato un parere legale sulla possibilità di richiesta danni dei dottori Amodeo e Canepa per un emolumento al quale loro hanno rinunciato ma che di fatto potrebbe essere richiesto in un prossimo futuro creando un danno all'ente sulla base della delibera ritirata».

Stessa cosa, secondo Rosso, Melgrati e Bagnasco, per l'incarico alla dottoressa Lanzone per la quale ad oggi l'apposita commissione non ha ancora verificato i titoli «ma - precisano i consiglieri regionali - dalla data dell'incarico le è già stato erogato lo stipendio».

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