La crisi non graffia gli occhiali di Luxottica. Nel 2011 la maison fondata da Leonardo Del Vecchio ha aumentato il fatturato del 7,3% fino a 6,2 miliardi di euro, il livello più alto della storia del gruppo. E lamministratore delegato Andrea Guerra ha già promesso agli analisti risultati in ulteriore crescita da qui alla fine dellanno. Se in prospettiva a favorire la spinta sarà lAmerica Latina (con la recente acquisizione della brasiliana Tecnol), a risultare vincente nel 2011 è stata la forte diversificazione geografica negli Stati Uniti e nei Paesi emergenti. Un efficace «antidoto» contro linfezione del debito sovrano che continua a frenare i consumi in Europa. Nel solo quarto trimestre i ricavi sono saliti del 12,1% a 1,5 miliardi.
Nel dettaglio nel 2011 la divisione wholesale è migliorata del 9,8% a 2,45 miliardi e la divisione retail del 5,7% a 3,76 miliardi. «Il 2012 - ha detto Guerra - è un anno che si prospetta ricco di grandissime opportunità per Luxottica e che pensiamo possa portare a risultati in ulteriore crescita». La multinazionale italiana dellocchialeria continuerà ad agire nelle aree in cui opera facendo leva - prosegue Guerra - «sul nostro portafoglio marchi» (da Rayban a Oakley, cui si aggiungono gli accordi con le griffe dellalta moda ndr) e «sulle nostre persone» così da «continuare a crescere sia in termini di fatturato che di redditività». Luxottica rappresenta infatti da tempo unisola felice anche per quanto riguarda il rapporto con i dipendenti, cui il gruppo chiede flessibilità ma assicura bonus e formazione. Un connubio che va ben oltre quanto riescono a ottenere i sindacati in altre realtà del Paese con scioperi e fischietti.
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