da Milano
«Nel caso del Papilloma Virus mai arrendersi al primo test, soprattutto se viene effettuato in un laboratorio non specializzato in biologia molecolare. Perché la scoperta della positività allHpv non è di per sé una condanna. Si può, infatti, risultare positivi, ma non cé necessariamente da preoccuparsi perché si può continuare a stare bene».
Il messaggio tranquillizzante arriva da Maria Rita Gismondo, direttore del laboratorio di microbiologia dellospedale Sacco di Milano, che sta avviando una ricerca europea sulle ragazze vaccinate contro il Papilloma. Una vaccinazione che in Italia da un mese è offerta gratuitamente alle adolescenti dai 12 ai 16 anni. «Sbagliare la diagnosi - garantisce - è impossibile perché i test per lHpv sono inequivocabili. I falsi positivi quasi non esistono e i falsi negativi sono rari: uno-due su cento». «Nei laboratori di biologia molecolare - spiega Gismondo - basta un solo test per conoscere se il Papilloma Virus è pericoloso o no. Noi al Sacco ne utilizziamo uno statunitense ad alta garanzia. Se il genotipo è a basso rischio non cè bisogno dintervenire.
«Nel caso del papilloma virus bisogna sempre ripetere il test»
Maria Rita Gismondo: «E anche se si risulta positivi si può continuare a vivere bene»
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