
Con tutto quello che succede nel mondo, c'è bisogno di leggere un altro libro che illustra guerre, violenze, traffico d'armi e di droga? La risposta è sì, se quel libro è un reportage lucido e informato come Asia criminale (Baldini & Castoldi, pagg. 288, euro 19), scritto a capitoli alterni da due giornalisti brillanti e ultrainformati come Massimo Morello ed Emanuele Giordana, da decenni corrispondenti dal Sudest asiatico per quotidiani e tv italiani.
Sì, perché mentre noi assistiamo, storditi da un flusso d'informazioni impastato di sangue, alla pazzia di guerre non così lontane dal nostro pianerottolo, in un'altra parte del pianeta si muovono i destini di miliardi di persone, e quindi anche dei nostri. Un resoconto di quanto avviene in punti nevralgici ma opachi dell'Estremo oriente ci aiuta a vedere un po' più in là del nostro naso. Ci fa penetrare in un cuore di tenebra esteso dal Bangladesh a Singapore, dal Mar della Cina meridionale all'Oceano indiano. A cominciare dal Triangolo d'Oro, vertice confinario di Birmania, Laos e Thailandia, dove tra una riva e l'altra del fangoso Mekong si muovono ogni giorno tonnellate di oppio, eroina, micidiali droghe sintetiche, e poi armi e pietre preziose. Fino alle distopiche Scam City, le centrali delle truffe online, che ospitano migliaia di cyberimbonitori coatti e sono disseminate in Myanmar, in Cambogia, in Laos, ai confini della Cina la quale, guarda un po', sovraintende a tutte le operazioni. E proprio il Myanmar (Birmania), oggi in piena guerra civile, è un serbatoio di disperati che alimenta le nuove schiavitù. E proprio dalla Cina, che formalmente mette al bando il gioco d'azzardo, partono i finanziamenti faraonici per i casinò, le nuove Las Vegas della giungla, con contorno di hotel di lusso, centri commerciali, negozietti, topaie, bordelli. Sarebbe il Far West se non fosse nel Far East. Città fantasma, ottime per nascondersi o pescare nel torbido. Relitti spolpati dopo le speculazioni. Guerre tra poveri fomentate dai ricchi.
I numerosi dati e le testimonianze potrebbero parlare da soli, ma non basta: ecco affiorare ovunque un'atmosfera, ebbene sì, conradiana. Non per niente Apocalypse Now trasferì qui, e mirabilmente, la reincarnazione del nostro lato oscuro.