da Sydney
Tutti insieme in congelatore. Padre, madre e due figli sono pronti a farsi ibernare in attesa di un futuro in cui la scienza medica sia in grado di restituire loro la vita. Il sogno di Philip Rhoades, scienziato australiano di 54 anni, ora è più vicino. Il ministero della Sanità del Paese dei canguri ha concesso allo scienziato lautorizzazione a costruire un apposito centro sotterraneo a Cowra, 300 chilometri a ovest di Sydney, che sarà «inaugurato» proprio dalla famiglia dello studioso, fondatore dellAssociazione criogenica dAustralia.
Questione di fiducia. Nel progresso della genetica, nei miracoli futuri delle nanotecnologie, nella stabilità della società australiana. Sono le «assicurazioni» su una vita futura su cui Rhoades, insieme al padre, la madre e la sorella, fa affidamento. Sarà il terzo centro di questo genere al mondo, dopo i due negli Stati Uniti. Rhoades ha detto di ritenere necessaria la costruzione di un centro in Australia «visto che negli Stati Uniti ci sono maggiori probabilità che insorgano problemi con estremisti religiosi». Di certo la pratica dellibernazione negli ultimi anni ha conosciuto unaccelerazione grazie al miglioramento della medicina, e in particolare delle terapie geniche, che rendono il procedimento più semplice: lo può eseguire un qualunque imbalsamatore, ha spiegato Rhoades. Il risveglio resta per ora una lontana chimera, «ma la scelta - si rincuora lo scienziato - è tra una morte permanente e irrimediabile subito, o lalternativa di un possibile ritorno in vita nel futuro». E ci crede così tanto da aver già investito 650.000 dollari nel progetto di costruzione del centro sotterraneo. Del resto, lassociazione che Rhoades presiede ha 30 soci, e 16 hanno già firmato il contratto per essere ibernati negli Usa, pagando fino a 250.000 dollari ciascuno. Una volta iniziati i lavori, il centro dovrebbe essere completato in sei mesi.
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