Nel paese che paga chi dimagrisce «Via già 7 chili, incasserò 500 euro»

da Varallo Sesia (Vercelli)

Tre chili in meno sui fianchi e 50 euro in più nel portafoglio. È la formula lanciata dal sindaco di Varallo Sesia, Gianluca Buonanno. Una specie di «dieta a punti» che premia chi riesce a dimagrire, aumentando se si mantiene la linea nel tempo. Infatti, se il peso non risale a un anno di distanza dall’inizio dei sacrifici a tavola, il bonus può salire a 500 euro. Un buon punto di partenza per rifarsi un guardaroba che calzi a pennello sul nuovo look.
Il sindaco Buonanno ha istituito un apposito «assessorato alla dieta» e lanciato l’idea in grande stile. A disposizione di chi vuole dimagrire c'è uno staff composto da un dietista, un medico di base, un personal trainer e un fisioterapista. Il tutto naturalmente a costo zero. Ogni mese ci si sottopone al rituale del peso e se il verdetto della bilancia è positivo, per i primi tre chili persi si ottiene un premio-incentivo di 50 euro, che aumenta a 100 e poi a 200 euro nei cinque mesi successivi se il calo prosegue o se - a dire del dietista - si è riusciti a mantenere il peso forma.
Proprio nei giorni scorsi sono stati consegnati i bonus di 50 euro ai primi varallesi che dopo aver ridotto le calorie e aumentato il movimento per un mese, hanno perso i primi tre chili. Ma c’è chi ha fatto di meglio, come Dario Bagini che di chili ne ha persi più di sette, o Patrizia Testa che è calata di oltre cinque chili. Sono loro i virtuosi della dieta «made in Varallo» che insieme ad altri 11 concittadini sono riusciti a calare di peso. E nonostante la carenza di carboidrati, Dario è ottimista: «Io ce la farò - dice convinto -. Ho già perso sette chili e sono certo che tra un anno avrò in tasca il bonus da 500 euro».
Funzionerà a lungo termine il sistema della «dieta a punti»? Solo il tempo potrà rispondere. Ma di certo altri obiettivi importanti sono stati largamente centrati dallo smaliziato sindaco leghista, un vero esperto in fatto di marketing politico (è stato eletto per il secondo mandato con l’81% dei consensi) già autore di altre iniziative non meno capaci di suscitare l’attenzione generale. Una tra tutte: la targa affissa su una galleria dedicata alle sorelle Lecciso. Che però era altamente biodegradabile e durò solo tre ore. E poi per l’iniziativa della dieta a punti il Comune ha dovuto stanziare appena diecimila euro. Una cifra tutto sommato non così rilevante (per di più con l’aiuto di uno sponsor), considerato che l’idea di mettere i cittadini a stecchetto ha già fatto il giro del mondo. I varallesi stanno rilasciando interviste ai media di mezzo mondo: dal Brasile all’Australia.

C’è già aria di reality? In paese si favoleggia di una tv americana che vuole realizzare un programma a puntate a Varallo. Insomma più magri, più belli e più famosi. Sindaco compreso? «Non ce l’ho fatta ad arrivare a tre chili ancora - giura Buonanno - ma mi impegnerò».

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