Utile netto di 378 milioni, con una crescita media annua del 45,5% rispetto ai 123 milioni del 2009 (il dato è pro-forma), Roe che triplica dal 3,3% al 9,5%, impieghi e raccolta a 40 miliardi, contro rispettivamente i 32,3 e 34,6 miliardi attuali. Questi gli obiettivi al 2012 contenuti nel piano triennale della Banca Popolare di Milano.
Il progetto è stato approvato ieri dal consiglio di amministrazione. La riunione, protrattasi cinque ore, sarebbe stata però teatro di uno scontro tra i consiglieri sul delicato tema dellincremento delle deleghe sollecitato da Bankitalia: da una parte i rappresentanti dei soci-dipendenti e lo stesso presidente Massimo Ponzellini, che sarebbero perplessi sullopportunità di incrementare fino a quattro le deleghe per ogni socio (attualmente sono due e la Vigilanza ha posto un limite a dieci), dallaltra i soci non dipendenti e i pensionati, tra cui lex numero uno Roberto Mazzotta, che sarebbero favorevoli a modificare lo statuto. La discussione riprenderà il 16 febbraio.
Il piano industriale prevede poi la valorizzazione della clientela, il rafforzamento delle quote di mercato e il miglioramento dellefficienza. In particolare, la cooperativa milanese studia una nuova società prodotto nellambito del credito alle famiglie (Profamily), il rafforzamento nelle attività online e lo sviluppo di Anima; così da trovare altri 250mila clienti. Bipiemme intende anche diventare più efficiente, riorganizzando la rete e riducendo gli organici: gli sportelli saliranno a 807 (15 in più) mentre i dipendenti del gruppo al 2012 saranno 8.628 (erano 9.014 a giugno 2009). Per gli aggregati patrimoniali il gruppo prevede un +5,1% medio annuo della provvista a 40 miliardi e un +7,6% degli impieghi. I ricavi operativi saliranno, invece, a 2,2 miliardi (+8,1% annuo) mentre il costo del credito si contrarrà da 105 a 75 punti base. Il Roe passerà dal 3,3% del 2009 (pro forma) al 9,5%, mentre il Tier 1 sarà del 7,20%, contro il 7,90% attuale.
Il board ha offerto poi loccasione per fare il punto sulla necessità di individuare un nuovo alleato nella bancassurance dopo la fine dellasse con Fon-Sai e il nulla di fatto delle trattative con il Crédit Mutuel. Bpm indirà una gara, con Rothschild come consulente, ma il via libera è bloccato in attesa dei tempi tecnici necessari a formalizzare la fine dellalleanza con FonSai.
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