Controlli, rastrellamenti e manette. Che quella di via Padova e dintorni sia considerata dai poteri romani cosiddetti «forti» una vicenda piuttosto seria lo dimostrano i continui blitz delle forze dellordine nellarea. Dopo lomicidio dellegiziano e i successivi disordini dello scorso 13 febbraio, seguiti dallaccoltellamento mortale al marocchino di quasi due settimane dopo, non passa giorno che polizia, carabinieri e Fiamme gialle non scandaglino strade e appartamenti, vicoli e negozi per scovare irregolari e irregolarità. E i risultati non tardano a vedersi.
Martedì è toccata ai militari dellArma. Che, a partire dalle 7 hanno arrestato 12 persone tra extracomunitari e italiani. Il primo a finire in manette è stato un marocchino irregolare di 27 anni per detenzione e spaccio di 24 grammi di eroina e 5 di cocaina, mentre un pregiudicato egiziano 34enne è stato sorpreso cedere 2 grammi di hashish a un acquirente milanese. Nel suo appartamento di via Padova 76 - dove sono stati trovati altri 35 grammi della stessa sostanza, 20 di eroina e 5 di cocaina - cerano anche altri due egiziani, entrambi senza permesso di soggiorno e quindi accompagnati allufficio immigrazione di via Montebello per accertamenti. Ora i carabinieri tenteranno didentificare il padrone di casa, che riceveva dagli stranieri 150 euro daffitto al mese.
In cella sono finiti anche due spacciatori italiani, un uomo e una donna rispettivamente di 54 e 23 anni, catturati proprio mentre vendevano cocaina e hashish; un altro italiano 28enne è stato preso dopo che aveva appena rubato dei videogiochi per un totale di 450 euro nella vicina via Giacosa, al megastore di elettronica «Mediaworld».
Infine un 25enne ucraino è stato bloccato su una Smart rubata e, insieme a lui, sei stranieri che, seppure già espulsi, non avevano lasciato il territorio.
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