Nella Torino espugnata dalla Lega ora a teatro ridono solo i padani

Tira un’aria nuova nella Torino post elezioni. La vittoria del leghista Roberto Cota, che ha sottratto la guida del Piemonte alla zarina Pd Mercedes Bresso e al suo potentissimo establishment rosso, non è più argomento da dibattito politico. L’idea del cambiamento epocale è uscita dai talk show televisivi scendendo per le strade di Torino, e facendo breccia negli animi dei piemontesi. I leghisti ora sono al governo. Torino già si comporta di conseguenza. Martedì sera, teatro Carignano, salotto chic della città. Il foyer è gremito, marsine e abiti da sera attendono di assistere alla prima dello spettacolo «Stassèira», pièce teatrale che segna il ritorno sulle scene di Gipo Farassino, caposcuola della canzone piemontese d’autore, cantore di culto della Torino «di povera gente - dice Massimo Scaglione, regista dello spettacolo - che viveva di piccole cose, ma di grandi speranze». Farassino, oltretutto, è stato lui stesso, dal ’94 al ’99, esponente della Lega, come europarlamentare a Bruxelles. E tra le persone in attesa di assistere allo spettacolo del vecchio leghista, due piemontesi rappresentanti della Lega di oggi: i deputati Stefano Allasia ed Elena Maccanti, entrambi accolti calorosamente dalla Torino bene accorsa per l’evento. I due, evidentemente soddisfatti e compiaciuti, si sono goduti da ospiti d’onore la performance di Farassino, che a 76 anni ha dimostrato di saper ancora incantare il pubblico come negli Anni settanta. La Maccanti, in particolare, è stata «coccolata» dalla padrona di casa Evelina Christillin, presidente della Fondazione teatro Stabile di Torino. Tra le due sorrisi e chiacchiericcio cordiale. Un po’ in disparte, un altro volto noto della politica torinese conversava poco prima dell’inizio dello spettacolo.

Si trattava del deputato Pd Giorgio Merlo; scuro in volto, l’esponente di quella sinistra detronizzata in Regione dalle compagini padane si è intrattenuto a lungo con un pompiere, con tanto di divisa, in servizio a teatro.

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