Nelson e Casillas, gara degli orrori Ma dopo le papere spunta il Papero

MILAN
3 DIDA
Una sciagura di portiere, uno che pensa di essere sulla spiaggia di Copacabana e di conseguenza si comporta, distratto, insicuro, fragile, l’incubo per i suoi sodali in difesa, lecca lecca o chupa chupa, direbbe Maradona, per qualunque avversario lo intraveda a distanza. Non è nuovo a imprese e gaffes del genere, già aveva offerto numeri del suo repertorio a Leeds, poi si era ripetuto con la sceneggiata comica in Scozia ma al Bernabeu ha toccato i vertici. La colpa non è sua ma di chi lo ha spacciato per uno dei migliori portieri del mondo, se non fosse brasiliano sarebbe già altrove ma in Italia i respingimenti non riguardano i calciatori stranieri.
6,5 ODDO
Che può fare di più? Il palindromo cerca qualche idea ma è spesso preso in mezzo dal flamenco del Real che da quella parte va che è un piacere, si stanca, si sfinisce ma resiste.
5,5 THIAGO SILVA
Non è un gran momento per i brasileri di Milano, vedi alla voce Dida, Ronaldinho, Lucio o l’Adriano e i Ronaldo che furono. Sembra con la ricotta nelle gambe, reduce dall’errore nella partita con la Roma rischia di concedere il bis.
7 NESTA
Il più sveglio, il più reattivo della squadra, gioca di anticipo, è in tensione, attento, pronto a intervenire nonostante non abbia conforto e sostegno dai colleghi di reparto. Una sola incertezza nella ripresa. È un bel difensore italiano dei tempi andati. Andati purtroppo.
6,5 ZAMBROTTA
Mandi un mazzo di fiori e una scatola di cioccolatini alla famiglia De Bleeckere, l’arbitro belga lo grazia per l’entrata a forbice su Benzema, sarebbero stati subito dolori. Dalla sua corsa qualche fuga verso l’ignoto e conclusioni perfide ma è costretto ai doppi turni perché Ronaldinho se ne frega di aiutarlo.
6 AMBROSINI
Fa il minatore, l’operaio, il muratore, lavora duro, aspetta e molesta Kakà e gli dice anche che l’amicizia non c’entra.
6 SEEDORF
Roba piccola, qualche dribbling con il sedere basso, ma il ritmo è da vecchia balera.
7 PIRLO
Anonimo bresciano fino all’improvviso, splendido acuto che gela Casillas e il Bernabeu, uno stiletto velenoso che intossica il Real. Questo sa fare, questo deve fare.
7 PATO
Ha le voglie, gli sta di fronte Marcelo che è portato ad andare più che a difendere, il papero rossonero tenta un paio di dribbling vincenti ma lontano dalla porta. Poi Casillas imita Dida e alleluia, alleluia, il papero è un’aquila che cattura e uccide il Real.
4 RONALDINHO
Il migliore, del Real. Vecchia gloria al Bernabeu, un balocco che non diverte nessuno, il pubblico di Madrid lo fischia, non ci sarebbe bisogno perché Dinho si automortifica con alcune giocate da circo equestre e non da football mondiale. Buono per i collezionisti, è un calciatore vintage ma il modernariato in Champions non rende.
5 INZAGHI
Come Pato avrebbe anche le voglie, il desiderio di andare al record di gol europei ma qualche pallone giocabile dovrebbe pure riceverlo. Da chi? (dal 15’ st BORRIELLO 6)
7 LEONARDO
La squadra è diligente, il suo connazionale in porta gli rovina la serata, poi Madrid diventa Las Vegas. Messaggio a Mourinho: zitto e pedalare.

REAL MADRID
5,5 KAKÀ
Il suo primo tiro in porta arriva dopo trentasei minuti: troppi. Un piumino della cipria, non altro.
Gli altri giocatori: Casillas 3, S.Ramos 5.5, Albiol 6.5, Pepe 6, Marcelo 6, Granero 5 (dal 20’ st Drenthe 7), L. Diarra 7, Xabi Alonso 5.5, Benzema 6, Raul 6.5. All: Pellegrini 5.


3 Arbitro De Bleeckere (Belgio)
Un rigore non fischiato al Real, un gol validissimo annullato al Milan, finalmente capisco perché i belgi sono i protagonisti delle barzellette francesi. Da ieri anche di quelle italiane.

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