Neonata morta al Gemelli: «Un problema di posti letto»

Era perfettamente sana la bimba nata morta al Policlinico Gemelli di Roma. Il risultato dell’autopsia, eseguita ieri e disposta dalla Procura che indaga per omicidio colposo, non ha riscontrato patologie sul corpo della neonata partorita morta il 13 settembre scorso dopo che la madre, che aveva superato di due settimane il termine previsto per il parto, era stata mandata a casa il giorno prima perché il ricovero già programmato era slittato di qualche ora. Un ricovero, si scopre oggi, rimandato «di qualche ora per un problema di posti letto», spiega il direttore dell’Istituto di clinica ostetrica e ginecologica del Gemelli, Antonio Lanzone. «Avevamo programmato un intervento attivo della signora per indurre il parto, ma poi c’è stato un problema di posti letto: alcuni casi in reparto hanno fatto sì che due stanze doppie venissero derubricate a singole e i due letti disponibili non c’erano più. L’intervento era slittato a solo alcune ore dopo», precisa Lanzone.

Una volta a casa Carmela Cassese ha le doglie, si reca in ospedale ma qui partorisce la bimba morta. Secondo quanto si apprende da fonti vicino ai genitori della piccola morta, il ricovero era stato programmato perché era stata riscontrata una scarsità di liquido amniotico che poteva creare sofferenze al feto.

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