Neonatologia, mancano gli specialisti

Sono abituate a parlare di grammi ed etti, ma hanno un peso notevole sulla sanità milanese. Le quattro associazioni che affiancano le neonatologie cittadine sono particolarmente attive ed efficaci. Supportano l’attività assistenziale e offrono un alto contributo materiale, fornendo apparecchiature e finanziando corsi d’aggiornamento.
Al Niguarda è attiva l'Associazione Amici della neonatologia, conoscibile anche on line (www.amicineonatologia.org). Creata da un team clinico, altamente specializzato, ha l’obiettivo di migliorare l’assistenza ai neonati e di favorire uno sviluppo armonioso della relazione madre-figlio. Anche la Mangiagalli ha la sua associazione dedicata ai prematuri, si tratta dell’Associazione genitori dei neonati ad alto rischio. Grazie al suo intervento periodicamente si svolgono corsi d’aggiornamento per 200 operatori e tra poco sarà pronto un filmato che insegnerà ai genitori dei neonati più fragili ad accudirli.
Non poteva non avere un’associazione che ne affiancasse l’attività anche la neonatologia del Buzzi. Si chiama «Voglia di vivere» e, come spiega sul suo sito (www.vogliadivivere.org), è un’associazione giovane ma con obiettivi ambiziosi. Due le direzioni dei suoi sforzi: realizzare un’area di relax all’interno del reparto e l’acquisto di apparecchiature elettromedicali come le incubatrici da trasporto del costo di 25mila euro. La quarta associazione, quella vicina alla Macedonio Melloni, porta il nome di un personaggio molto noto: Ezio Greggio.

Il popolare comico l’ha fondata nel 1995 per aiutare i bimbi prematuri e da allora ha donato tante apparecchiature a diversi ospedali oltre che alla Melloni cui ha fornito un posto letto completo di terapia intensiva composto da incubatrice e respiratore.

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