Sampdoria oggi a San Siro «per voltare pagina» e «non buttare via in quattro giorni quanto di buono fatto sinora». Parole e musica di Gigi Del Neri. Il tecnico blucerchiato, a poche ore dal match del Meazza (fischio d'inizio alle 18, arbitro Rocchi di Firenze), prova a ricaricare le pile ad una squadra in crisi nera. Di sicuro, il momento più critico da quando è arrivato alla Samp. «Dobbiamo andare avanti, coscienti che si può fare meglio, soprattutto sul campo - dice il mister - il risvolto psicologico del derby è stato piuttosto duro. Ma questo è il calcio, sappiamo che possiamo riprenderci. E poi, comunque, non possiamo dimenticare quanto di buono fatto vedere sino a questo momento».
Samp in discesa libera e pure - classifica alla mano - in piena zona Champions. «Diciamo che è un momento di appannamento, non lo nego di certo - dice Del Neri - il fatto che sia coinciso proprio col derby ovviamente pesa di più. Ma questa non è la vera Sampdoria». Il tecnico di Aquileia, insomma, si aspetta una reazione d'orgoglio dai suoi. Un risultato positivo alla scala del calcio, specie contro un Milan in forma come quello visto negli ultimi tempi, non sembra però semplice da conquistare. «Il Milan è la squadra migliore del momento, ha trovato le giuste soluzioni tattiche da diverse settimane a questa parte - aggiunge Del Neri - io però voglio che i miei giocatori riprendano a marciare, almeno sul piano del gioco. Non dimentichiamoci quello che abbiamo fatto in questa prima parte del campionato, lo ribadisco. Non dimentichiamoci la vittoria sull'Inter, e neppure il derby. Facendo tesoro dei nostri errori». Samp criticata, in queste ultime settimane, oltre che per un atteggiamento sin troppo remissivo, anche per una condizioni fisica tutt'altro che brillante. «Ma secondo me parlare di fisicità è una cosa stupida - taglia corto Del Neri - visto che non c'è nulla di più fisico del cervello. Conta la testa, la serenità, lo stare in campo in un certo modo. Ecco, quello che ci è mancato nelle ultime due gare. Dobbiamo ritrovare in fretta il carattere che abbiamo smarrito per strada». Difficile però non pensare alla Samp, oggi a San Siro, come «agnello sacrificale» sull'altare rossonero.
Anche Adriano Galliani, amministratore delegato dei rossoneri, ha detto in questi giorni di voler prima battere i doriani per poi tifare Juventus nel match contro l'Inter, e dunque rilanciare la corsa scudetto del diavolo. «Vabbè, ma del doman non v'è certezza - sorride Del Neri - io non conosco ancora il mio futuro. Andiamo a giocarci questa partita, allora
». Milan scosso dal caso Gattuso, per il resto però i rossoneri stanno andando alla grande. Del Neri, insomma, ha ben altri problemi. «Non gioca Gattuso? Beh, c'è Ambrosini. Niente male, direi. Sapete come funziona, gioca chi è più in forma
». A proposito, a sentire il mister le due gare di cartello, prima col Milan e poi domenica 13 dicembre con la Roma al «Ferraris» (in notturna, si giocherà alle 20,45), possono essere uno stimolo in più. «Due gare importanti, mi aspetto anche una reazione importante da parte della squadra. Facciamo vedere chi siamo». A proposito, si potrebbe rivedere finalmente in campo Franco Semioli. Del Neri lo ha convocato e di lui dice che «sta bene, non ha né il raffreddore né la febbre». Insomma, l'impressione è che l'ex giocatore della Fiorentina possa partire dalla panchina per poi entrare a gara in corso.
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