Nessun aumento di tasse o tariffe comunali

Recupero delle entrate attraverso la lotta all’evasione e razionalizzazione delle spese attraverso misure come la centrale unica degli acquisti. Da una parte, il contrasto all’evasione fiscale consentirà di far rimanere a Roma il 30 per cento delle maggiori imposte conseguenti, ovvero il 30 per cento dell’evasione recuperata. Dall’altra, la centrale d’acquisto permetterà un risparmio complessivo tra il 10 e il 20 per cento a seconda dei settori di acquisto.
A tracciare le linee del Documento di programmazione finanziaria capitolino (Dpf), ieri in Campidoglio era presente l’assessore comunale al Bilancio, Maurizio Leo che ha garantito che l’intenzione del Campidoglio è quella di «non aumentare né tasse né tariffe». «Senza aumentare le misure dei prelievi a carico dei cittadini - ha aggiunto - è possibile reperire consistenti entrate aggiuntive attraverso un’efficace azione di contrasto all’evasione fiscale».
Come già annunciato, per potenziare la lotta all’evasione sarà riorganizzata la società “Roma entrate” che gestisce l’accertamento dei tributi locali per conto del Comune di Roma. Anche grazie ad accordi con l’Agenzia delle entrate e con l’Agenzia del territorio, verifiche sull’evasione saranno condotte anche attraverso l’incrocio di dati. Così come il contributo della Guardia di finanza e della Polizia municipale che potranno fornire indicazioni su situazioni indicative di un tenore di vita non in linea con i redditi dichiarati dai contribuenti, come ad esempio il possesso di auto di lusso.
In programma, nel Dpf capitolino, anche un capitolo dedicato alle politiche di valorizzazione che si concretizzeranno, come ha spiegato Leo, da una parte con la costituzione di un fondo immobiliare per la valorizzazione del patrimonio capitolino e quindi con l’avvio della dismissione di immobili di edilizia residenziale pubblica e il conseguente reinvestimento delle risorse ottenute da impiegare nella realizzazione di nuovi programmi di edilizia residenziale.
Dall’altra parte, sarà razionalizzata la holding capitolina. Anche in questo caso, si potranno ottenere risparmi attraverso la gestione centralizzata delle procedure di gara e degli acquisti. Per favorire la razionalizzazione delle spese del comune sono previsti premi per i dipendenti capitolini che conseguiranno riduzioni di costi concretamente quantificabili. In conseguenza della razionalizzazione delle spese e del contrasto all’evasione Leo ha anche parlato della possibilità di «ridurre la Tari per le fasce deboli della popolazione».
Infine, per fronteggiare la situazione di crisi economica, Leo ha ribadito che il Campidoglio aprirà un tavolo di concertazione con gli altri enti locali. Tra le priorità, favorire l’accesso al credito, accelerare le procedure per cantierare le opere pubbliche già finanziate, sottoscrivere accordi con le università e gli istituti di ricerca per incentivare l’internazionalizzazione delle imprese.
Per quanto riguarda gli interventi a sostegno dei lavoratori colpiti dalla crisi, il Comune di Roma punta sull’attribuzione di voucher formativi che consentiranno di frequentare corsi di formazione e aggiornamento professionale a chi perde il lavoro.
A margine della illustrazione del Dpf, Leo ha detto che «il ministero dell’Economia sta studiando il modo di far arrivare nella capitale i 500 milioni. Queste risorse devono arrivare nel 2010: abbiamo una norma, nell’ambito del Piano di rientro capitolino, che stabilisce che lo Stato deve trasferire questi 500 milioni annui al Comune di Roma».

Leo, che ha spiegato che queste risorse «non sono in discussione perché frutto di una norma», approvata lo scorso anno nell’ambito del Piano di rientro, ha aggiunto che «tutto il ministero dell’Economia è consapevole di questo e sta studiando il modo di far arrivare queste risorse a Roma nel 2010».

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