Hanno perso il Tour de France, ma non dovrebbero correre il rischio di subire condanne penali. Non verranno ripagati dellenorme delusione, Jan Ullrich e Ivan Basso, ma almeno i risvolti più pesanti dal punto di vista legale non li toccheranno. A diffondere questa sensazione è Elisa Beni Uxabal, la portavoce del giudice di Madrid titolare dellinchiesta sull«Operacion Puerto», lindagine sul doping in corso in Spagna. Secondo la Beni Uxabal, i ciclisti coinvolti potrebbero essere convocati al processo «solo in qualità di testimoni». Difficile però che Ullrich, Basso e gli altri corridori tirati in ballo dai medici Eufemiano Fuentes e José Merino Bartres possano sfuggire alle pene sportive previste dal codice antidoping della Wada.
I due medici, sotto processo per aver messo in pericolo la salute dei ciclisti con i loro metodi, avevano causato un terremoto nel mondo del ciclismo e dello sport spagnolo alla vigilia della partenza del Tour. «È sufficiente che questi atleti abbiano fatto parte del programma Fuentes e Merino, o solo che abbiamo avuto dei contatti con loro, perché la Wada possa emettere sanzioni nei loro confronti», ha aggiunto la Uxabal.Nessuna condanna penale per Basso
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