Prima che inventassero luomo lei esisteva già. Lei è la corruzione. E la crociata è di quelle infinite. Di quelle che a più di qualche volto noto del Parlamento fanno dire: peggio di Tangentopoli. Renato Schifani (nella foto), presidente del Senato, è più ottimista pur nella gravità di una situazione che costringe a tener alta la guardia. «Non credo sia una nuova Tangentopoli, si tratta di episodi singoli di corruttela deprecabile ove definitivamente accertati. Il sistema di finanziamento pubblico in politica è ormai venuto meno e i partiti sono estranei a questi fenomeni. La corruzione va combattuta, auspico fortemente un intervento legislativo».
Come a dire insomma che cera una volta chi rubava in nome di un simbolo, mentre oggi lo si fa in nome del portafogli. Prevalentemente i propri. Per questo Schifani invita i partiti «al rigore nella selezione della classe dirigente, non candidando alle elezioni i condannati in via definitiva». Parole e musica made in Gianfranco Fini cui Schifani corregge il tiro e precisa: «La legge già prevede linterdizione dai pubblici uffici (a volte perpetua, a volte per alcuni anni) di chi è condannato in via definitiva».
Il confine tra imprenditoria e politica è spesso labile e Schifani ne ha parlato a Palazzo Giustiniani dove si è tenuto un convegno sulla responsabilità sociale dimpresa. Aziende che non di rado hanno fatto la storia dellItalia. Come quella Fiat che ora vuol chiudere Termini Imerese e della quale Schifani chiede che industriali, istituzioni e società civile «si impegnino per mantenere i posti di lavoro. Senza un lavoro si rischia di dare alle famiglie il pane avvelenato di un lavoro nero, nascosto, invisibile, dove labuso fa premio sul diritto, il guadagno sulla giustizia, legoismo sulla solidarietà».
Lavoro, politica e imprenditoria incrociano le loro strade a più riprese nella società del Duemila. Lo fanno nella gestione delle emergenze dove viene attaccato perfino Guido Bertolaso, che ha prestato con successo la sua opera sotto governi di tinte diverse. «È un grande servitore dello Stato, una persona onesta che saprà dimostrare linfondatezza delle accuse che gli vengono mosse» ha detto il presidente del Senato. Lo fanno anche nella gestione dellimpiego, dove il sindacato è chiamato a rappresentare chi guadagna per mantenere la propria famiglia.
«Nessuna Tangentopoli Bertolaso? È onesto»
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.