«Nessuno parli di calcio pulito»

Luca Russo

I magistrati di Napoli vogliono vederci chiaro. Le accuse di Preziosi nelle nove ore di deposizione spontanea della settimana scorsa hanno smosso qualcosa. E così domani il presidente del Genoa verrà nuovamente ascoltato a Napoli. Lo conferma lo stesso Preziosi arrivato nel pomeriggio di ieri a Pegli per stare vicino alla squadra. «È evidente che quanto ho detto ha sensibilizzato la magistratura - ha dichiarato - Io mi attendo che ci sia il senso di giustizia. È chiaro che dico no a processi sommari. Però adesso vedo un sacco di verginelle in giro come Della Valle che dice di essere stato vittima di un sistema. Della Valle l'ho visto io dopo la sua salvezza pasteggiare con Moggi. Mi auguro che il calcio possa ripartire il più tardi possibile in maniera più sana». Per il bene del calcio secondo il presidente rossoblù sarebbero opportuni uno slittamento e le dimissioni di Adriano Galliani da presidente di Lega. Poi la frecciata. «Nessuno può parlare di calcio pulito dalla Liguria alla Sicilia, ripeto dalla Liguria in giù. - ha affermato - Siamo tutti responsabili e abbiamo tutti responsabilità precise». Ancora una volta schietto e diretto Enrico Preziosi che non le manda a dire nemmeno al giudice sportivo Quattrocchi che ha punito con un ammonizione Scarpi e Stellini per comportamento regolamentare al termine della partita con la Salernitana dimenticando di utilizzare però la prova televisiva per i falli su Coppola e Fusco. «Dovrebbe mettersi gli occhiali - ha detto - e poi anche l'ispettore di Lega avrebbe dovuto segnalare la presenza in campo all'Arechi di persone non autorizzate».
Ma il presidente rossoblù è arrivato al Pio, assenti Botta (nazionale) e Fusco (infortunato), per caricare la squadra. Dieci minuti di confronto mentre sugli spalti si srotolavano striscioni come “Sbrana Grifo sbrana”. «Alla squadra ho detto che l'atteggiamento messo in campo a Salerno è stato quello giusto - ha sottolineato - Però dobbiamo ricordarci che abbiamo perso. E ora serve solo una vittoria. Quindi bisogna farlo con la testa e non cadere nelle provocazioni che comunque ci saranno». Di certo ci sarà uno stadio fasciato di rossoblù, un Ferraris davvero bolgia di colori e di tifo. Lo testimonia la prevendita che continua a gonfie vele presso la segreteria del Ferraris in corso De Stefanis (gradinate e distinti) e al Genoa Store di piazza Portello (tribune). Ancora oggi ci sarà spazio per le prelazioni, giovedì e sabato (venerdì sarà tutto chiuso per festa nazionale) vendita libera.

E dalla Spezia arriva un messaggio: al Ferraris ci saremo anche noi affianco dei salernitani. «Siamo il vostro incubo» potrebbe recitare uno striscione, ma nella bolgia degli oltre ventimila quei duemila del settore ospiti potrebbero passare quasi inosservati.

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