Ma nessuno saprà più interpretarlo come lui

Ricordando Paul Newman e il magnifico film Lo spaccone, viene da chiedersi: chi rappresenta meglio, oggi, la figura dello spaccone? Un confronto nel cinema mi sembra impossibile, quel film è del 1961 e ha tutte le caratteristiche di una Hollywood fotoromanzata: tutt’al più ricorda certi personaggi della commedia all’italiana della stessa epoca, in particolare Gassman: Il sorpasso, per esempio, che non a caso è dell’anno dopo. Nel cinema dei nostri anni gli spacconi contemplano di rado l’amarezza della sconfitta, come l’Eddie Felson interpretato da Newman, casomai il paradosso comico del surreale. Il Mike Myers di Austin Powers è il campione del genere, anche se a qualcuno verranno i brividi per il paragone del brutto e peloso agente segreto con il bellissimo occhiazzurri Newman.
Non restano che i confronti con la vita reale, come è capitato ieri in una cena fra il mondano e l’impegnato. Sono saltati subito fuori nomi di politici: chi sa perché - in una tavolata che comprendeva tutto l’arco costituzionale - tutti di centrodestra. Primi della lista Berlusconi e Bossi, con l’ottima compagnia di Sarkozy e Putin. Ma siccome con la politica finisce sempre in lite, gli allegri commensali sono passati al mondo dello sport, e lì è saltato fuori un elenco che neanche ricordo tutto: Valentino Rossi, Mourinho, Cassius Clay, Maradona ecc. ecc. Quando ho obiettato che lo spaccone del film è il più bravo, ma non gli reggono i nervi e allora perde sempre, perde tutto, qualcuno ha fatto il nome di quel calciatore discolo e bizzarro, Cassano. A me è venuto in mente il furbetto del quartierino Stefano Ricucci, che alla fine dei giochi perde anche la moglie, ma nessuno era convinto.

Ormai annoiata e sfinita, la tavolata ha lasciato cadere un’osservazione che ho buttato lì: nel 1961 la figura dello spaccone era connotata in modo negativo. Oggi succede il contrario, lo spaccone è un vincente.
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