Ma nessuno va a cena con Merola

Se i voti si raccolgono anche a tavola, il Pd bolognese ha di che preoccuparsi. I compagni emiliani di sborsare 100 euro per cenare con il candidato sindaco Virginio Merola pare non ne abbiano una gran voglia. Lo dicono i numeri. Mancano pochi giorni alla cena di autofinanziamento organizzata per il prossimo 30 di aprile in un circolo storico del capoluogo, ma le adesioni non arrivano. L’obiettivo è quello di mettere a tavola almeno 400 persone. «Siamo ancora a metà, ma ci arriviamo» hanno cercato di smorzare - sorridendo a denti stretti - gli organizzatori di casa Pd. Il menu, in classico stile Festa dell’Unità «sarà abbondante» promettono strizzando l’occhio ai reticenti.

Però, a ben guardare, non più tardi di dieci giorni fa, per la cena organizzata dal berlusconiano Michele Facci, che chiamava intorno a una tavola il sindaco di Roma Gianni Alemanno e il candidato del centrodestra Manes Bernardini, le prenotazioni sono state interrotte per «overbooking» quando, inarrestabili, hanno toccato le 470 adesioni.

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