Nesta «salta» i canguri Difficile il suo recupero

nostro inviato a Duisburg

Gli infortuni, ovvero una delle costanti della nazionale italiana. Tanti, forse troppi, inconvenienti per il gruppo di Marcello Lippi. Alessandro Nesta è stato il giocatore più tartassato dalla sfortuna.
IL CASO NESTA - Ormai è sicuro: il difensore del Milan salterà gli ottavi di finale di domani contro l’Australia. Dopo l’ecografia di ieri, il professor Castellacci ha emesso la diagnosi per il rossonero: distrazione al muscolo ileo-pettineo, che è nella zona degli adduttori dove il giocatore ha subito precedenti lesioni. Nesta, che si era infortunato nel primo tempo di Italia-Repubblica Ceca, è stato sottoposto venerdì a una risonanza magnetica che non aveva consentito una diagnosi precisa. Ieri l’ulteriore ecografia che non ha riscontrato gravi ematomi, quindi lesioni di fibre muscolari. Dunque, se il calciatore sarà indisponibile per la partita di Kaiserslautern, da martedì lo staff sanitario azzurro valuterà le condizioni per un recupero il più rapido possibile. «Ho una visione sufficientemente ottimista per il recupero di Sandro – ha detto Castellacci - il nuovo trauma non è avvenuto sulla vecchia cicatrice, ma a latere di quella lesione. Non è difficile che avvengano queste piccole ricadute, ma non c’è rottura di fibre muscolari». Il suo mondiale è ancora in pericolo, il rischio è che la sua avventura possa finire in anticipo, esattamente come avvenne nelle precedenti edizioni di Francia ’98 e Corea-Giappone 2002. Nel primo caso ci fu la rottura dei legamenti nella sfida con l’Austria, nel secondo saltò gli ottavi per i problemi a un dito del piede.
LA TENDINITE DI DEL PIERO - Il calciatore juventino non è arrivato in Germania nelle condizioni migliori. E al momento non sembra nemmeno godere della fiducia dei compagni e di Lippi. Ma tra i motivi del suo rendimento non eccezionale ci sarebbe anche il riacutizzarsi del vecchio acciacco. Che ieri il professor Castellacci non ha smentito: «Alex ha dei piccoli problemi». Senza scendere nello specifico.
I GUAI FISICI DI GATTUSO - La lesione al vasto mediale del centrocampista rossonero avrebbe avuto bisogno di maggior tempo per poter guarire completamente. Rino Gattuso ha invece dovuto accelerare il suo rientro a causa dell’espulsione di De Rossi nella sfida con gli Stati Uniti. Così si è ritrovato sul groppone un’ora di partita in più, oltre ovviamente ai 90 minuti disputati con la Repubblica Ceca. La lesione non si è ancora cicatrizzata e questo è un fastidio che continua a tormentare Ringhio. Comunque sempre grintoso in campo, tanto che nel match con i cechi si è beccato (magari ingiustamente) un cartellino giallo.
IL RECUPERO DI ZAMBROTTA - A Coverciano nacquero le perplessità sul fatto di portare l’esterno juventino al Mondiale. La lesione al retto femorale, procuratasi in uno degli ultimi allenamenti della prima settimana di lavoro fiorentina, aveva bisogno di tempo per guarire.

Zambrotta ha saltato le amichevoli con Svizzera e Ucraina, ma Lippi lo ha voluto comunque portare in Germania. Esattamente come Gattuso. E dopo il forfeit nel match con il Ghana, lo juventino è rientrato in squadra da titolare. E ora sarà difficile togliergli il posto.

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