Nevica, ma a far davvero paura è il gelo

Nevica, ma a far davvero paura è il gelo

L’inverno, quello vero, è arrivato. E, anche se, secondo esperti e meteorologi, durerà non più di quindici di giorni, ci farà vedere i sorci verdi.
Le temperature polari dei prossimi giorni - causate soprattutto dal «Buran», il vento gelido della Siberia - parlano da sole. Già da stamattina il gelo ci stringerà nella sua morsa. Basti pensare che oggi la minima a Milano raggiungerà i -7° e domani i -4° (0° la massima). Ma da venerdì i valori della temperatura scenderanno in picchiata per toccare i -8° venerdì (-2° la massima), fino ai -12° di sabato e, addirittura, i -14° di domenica. Intanto ieri in Lombardia le temperature sono scese sotto lo zero e ha nevicato a macchia di leopardo. A Milano - dove la minima ha raggiunto i -3° - i fiocchi che, nel pomeriggio, facevano pensare all’arrivo di una nevicata intensa, si sono intensificati con il passare delle ore, per poi rarefarsi in serata senza dare vita quindi a una vera e propria nevicata. Tuttavia, nel tratto del raccordo tra piazzale Corvetto, la tangenziale est e la barriera di Milano sud, in entrambe le direzioni, i mezzi spargisale che hanno funzionato fino a tarda sera. Nonostante questo, in via Fermi si è verificato un incidente stradale causato probabilmente dal ghiaccio sull’asfalto. Una donna di 46 anni è in coma, ricoverata in prognosi riservata al Niguarda.
Anche il piano antineve delle Ferrovie Nord è pronto a partire per possibili emergenze. E i mezzi Amsa sono già in allerta da venerdì scorso, quando le prime previsioni parlavano di possibili precipitazioni nevose. Ieri solo nevischio anche a Bergamo. La neve è arrivata invece in alcune zone dell’hinterland milanese e nell’area intorno a Saronno, a Como e nella provincia pavese. Nessuna precipitazione nelle città di Brescia, Pavia, Varese e Mantova. Neve copiosa, invece, in quasi tutte le zone montane.
Secondo gli esperti, comunque, è solo questione di ore e poi la situazione meteorologica peggiorerà un po’ ovunque. Sulle autostrade si è già pronti, infatti, a mettere in atto il blocco dei Tir e dei mezzi con massa superiore alle 7,5 tonnellate provenienti sia da nord che da sud. Autostrade per L’Italia - che ha raccomandato a tutti gli automobilisti di intraprendere il viaggio in autostrada lungo i tratti interessati dalla neve solo se muniti di pneumatici invernali - consiglia anche a tutti gli autotrasportatori di rinviare i viaggi progettati per questo fine settimana e il cui transito prevede il passaggio lungo le principali arterie autostradali. Insomma: per il weekend sarebbe meglio restarsene a casa. «In Lombardia le possibili criticità - ha dichiarato Romano La Russa, assessore regionale alla Protezione Civile - concerneranno essenzialmente le infrastrutture, in particolare le tubature dell’acqua e del gas e le reti ferroviarie, che potrebbero ghiacciare. Regione Lombardia ha attivato un meccanismo di monitoraggio costante. Anche in previsione di uno scenario critico come quello attuale, nel 2010 è stato sottoscritto il Protocollo sulle infrastrutture critiche che codifica le procedure di gestione dell’emergenza».
Anche per questo la sala operativa della Protezione Civile è attiva 24 ore su 24 ed è a disposizione degli enti locali per aggiornamenti in tempo reale sulla situazione meteo e sulle eventuali problematiche che emergeranno sul territorio. Anche le aziende agricole lombarde prendono le loro misure contro il gelo in arrivo per proteggere gli animali negli allevamenti. Le mucche non soffrono il freddo (i vitellini sì e occorre tenerli al caldo) e quindi nelle stalle il rischio è limitato alla possibilità che ghiaccino gli abbeveratoi. I suini, invece, hanno bisogno di temperature adeguate e, con l’abbassamento delle temperature delle ultime ore, i consumi di gasolio sono aumentati anche del 50 per cento.
Nelle stalle con le mucche da latte quindi gli allevatori stanno svuotando completamente le condutture degli abbeveratoi oppure lasciano sempre un filo d’acqua in modo che il passaggio costante scongiuri la formazione di ghiaccio.

Nelle aziende con i suini - conclude la Coldiretti Lombardia - il riscaldamento sta andando a pieno regime soprattutto nelle zone parto con le scrofe con i piccolini, mentre nei reparti con i maialini svezzati c’è chi ha schierato anche i «missili anti gelo», apparecchi portatili che soffiano aria calda nell’ambiente.

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