Nevicata, attese e scommesse: il momento magico dei meteofili

Nevicata, attese e scommesse: il momento magico dei meteofili

Neve sì o neve no, quella passata è stata la lunga notte dei meteoamatori. Tutti incollati ai forum on line e alle centraline meteo costruite sul balcone di casa. Con la tazza di caffè sulla scrivania e il termometro perennemente sotto controllo.
«Siamo tutti molto curiosi, in questi giorni la situazione meteo è veramente particolare» spiega Luca Brena, meteoamatore di Castellanza e collaboratore del Centro meteo lombardo. Lui è pronto a scommettere che su Milano e gran parte della Lombardia non cadrà nemmeno un fiocco. «Ma la situazione è davvero imprevedibile. La si può paragonare solo al quadro meteo del 13 dicembre del 2001 quando a Santa Lucia arrivò un’enorme bufera di neve» quasi inaspettata. Le nevicate e le bufere dovrebbero cominciare dall’Emilia Romagna in giù e interessare il Nord solo dalla parte del Veneto. Lì si che la neve cadrà in abbondanza. Ma gli appassionati di clima sono pronti a tutto e scommettono su ciò che accadrà.
L’unica certezza è che è il momento del blizzard (vento forte fino a 100 chilometri all’ora, neve diffusa e temperature basse) e già questo basta di per sé per passare ore a monitorare il fenomeno, minuto dopo minuto. Dalla Siberia è in arrivo un nucleo gelido che entrerà prepotentemente nella Pianura padana, passando sopra le Alpi. «Il blizzard, consueto nel Nord America - spiega Francesco Nucera, meteorologo di Bbmeteo - è piuttosto raro qui da noi. Bisogna aspettarsi veloci fenomeni nevosi accompagnati da forti venti di bora». Insomma, continueranno le temperature siberiane ma, in quanto a neve, Milano dovrebbe scamparla anche stavolta. Facile farsi belli così. Facile dire che l’emergenza è stata gestita benissimo quando la nevicata non è stata poi un granché. Eppure il sindaco Giuliano Pisapia, che già da una settimana si gongola per la bravura della sua giunta durante l’«emergenza» neve, rincara la dose: «Siamo pronti, prontissimi» rassicura. Ma la vera emergenza non riguarderà la neve quanto il gelo e il ghiaccio in città. «Abbiamo la certezza» che colpirà ancora il capoluogo lombardo, e «c’è il rischio di probabili nuove nevicate» sostiene Pisapia. Il sindaco si prende il merito «se si ragiona a partire dalla situazione che ho trovato» al momento dell’insediamento a Palazzo Marino, ovvero quella di «una città che non sapeva affrontare le emergenze neve» tanto da ritrovarsi «disastrata come Roma», una città «dove non ci si poteva muovere e non si sapeva se le scuole erano aperte o meno». Staremo a vedere.
Per ora il Comune ha predisposto 183 mezzi anti neve, già pronti nei depositi. Amsa è in preallerta. Tra lamaneve e spargisale i mezzi dovrebbero essere sufficienti a intervenire in tutte le strade della città in caso di problemi. La Protezione civile è in pre allerta e il pianti anti freddo per aiutare i clochard continua a dare i suoi frutti. In parecchi hanno chiesto aiuto alle strutture comunali per passare una notte al caldo e ricevere un pasto nelle notti gelide della scorsa settimana.

Per questo l’assessorato ai servizi sociali di Pierfrancesco Majorino ha cercato di aumentare il più possibile i posti letto, trasformando in un dormitorio anche l’ex discoteca della «mala» all’Ortomercato. Per gestire al meglio l’emergenza, l’assessore lombardo della Protezione civile Romano La Russa chiede un censimento dei clochard: «Solo con una mappatura reale possiamo organizzare la rete di emergenza».

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