Il Carlo Felice non molla. Pur di tornare sulla pubblica piazza, e non solo materialmente, apre le porte ai tanti eventi che vivono in città, al non solo classico, al non solo tradizionale. «Per non morire», dice Madama Butterfly proprio in questi giorni sul palcoscenico del teatro, e anche perché in fondo oggi funziona così, e più si fa più si sopravvive, soprattutto in tempo di crisi. Il tutto preservando una certa qualità, s'intende.
«Vogliamo far vivere il Carlo Felice - afferma una volta di più il sovrintendente Giovanni Pacor - e per questo accogliamo ciò che ci sembra significativo per la diffusione della cultura, dando i nostri spazi e diventando parte della città». Ecco allora l'appuntamento di sabato prossimo, 28 maggio (ore 21) - una co-produzione Zerodiecieventi e Fondazione Carlo Felice - con il Concerto Grosso N.3, che torna quarant'anni dopo l'esordio internazionale e che lanciò, nel 1971, i New Trolls nel variegato panorama del rock italiano. Principale artefice, il maestro Luis Bacalov, che compose la musica basandosi sulla forma del concerto grosso barocco e che riuscì così a far dialogare la musica classica con il rock. «La musica è da sempre un processo di contaminazione - dice con naturalezza il musicista argentino, che sarà sul podio a dirigere l'orchestra del Carlo Felice - e in questo pezzo c'è un lavoro molto complesso, pur rimanendo nella sfera della musica leggera: insomma, direi che è un esempio di musica popolare di qualità».
La versione è nuova, gli interpreti no: è il gruppo storico, quello formato da Vittorio De Scalzi, Nico di Palo, Giorgio D'Adamo, Gianni Belleno, che torna nella città natale e che dà vita, sul palco genovese, ad un live sinfonico unico nel suo genere e che anticipa anche l'uscita del cd nel prossimo mese di giugno. Tema e sottotitolo di questa nuova versione, diremmo cinematografica, del Concerto Grosso è «Venezia risorta dalle acque» -Repubblica Marinara proprio come Genova e allegoricamente rappresentata dalla Morte di Ofelia - dopo lo scatenamento di una violenta tempesta; in cinque movimenti, su testi di matrice shakespeariana e in cui i «magnifici quattro» interagiscono con l'orchestra, «con un'emozione tutta particolare», come ha confessato De Scalzi.
Oltre al Concerto Grosso, che chiuderà la serata, è prevista anche una prima parte dedicata ai successi mai dimenticati e a nuove canzoni, tutte formulate in forma di dedica, tra cui quella «per tutti i bambini del mondo». Prezzi dei biglietti: poltronissima 50 euro - platea 1º settore 40 euro - platea 2º settore 30 euro - galleria 1º settore 25 euro - galleria 2º settore 20 euro.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.