«Come a New York 42 anni fa È giusto andare dove ci sono soldi»

«Dai, non scherziamo, il derby il 6 di agosto e addirittura in Cina. Mi viene da ridere».
Così Sandro Mazzola, il mitico Baffo interista, uno che di derby veri ne ha giocati 40 e che addirittura ha fatto gol dopo appena 13 secondi, commenta la stracittadina in quel di Pechino. Quasi dimenticandosi di aver affrontato il Milan oltre Atlantico allo Yankee Stadium di New York il 29 giugno 1969, nel torneo della Grande Mela, sostanzialmente un’amichevole estiva. E di aver anche realizzato due gol a un certo Fabio Cudicini.
E di aver anche perso con un tennistico 6-4, questo se lo ricorda?
«Sì, sapevo d’aver perso, ma non ricordavo il punteggio e nemmeno che avevo fatto una doppietta».
E che ricordi ha di quella stracittadina?
«Un gran caldo, un campo allungato dove a un certo punto c’era un dislivello di 5 centimetri. Insomma, un altro mondo, anche se trent’anni fa il calcio era diverso e certe avventure si affrontavano con uno spirito goliardico».
E di quello di sabato in Cina che idea s’è fatto?
«È ancora un altro mondo, diverso dal mio però. Ma alla fin fine il derby è sempre il derby e tutti vogliono vincerlo. Qui poi c’è in palio anche la Supercoppa, quindi tutti giocheranno con il coltello tra i denti. Il calcio va dove ci sono soldi da intascare e Inter e Milan hanno solo pensato al business».
Però giocarlo a San Siro è un’altra cosa.
«Dipende da cosa c’è in palio. A San Siro c’è sempre di mezzo lo scudetto, amichevoli tra rossonerazzurri non ne esistono».
A Pechino con ci saranno le Curve di Inter e Milan. Se ne sentirà la mancanza?
«A New York per noi lo stadio era pieno di italo-americani e greci perché nel torneo c’era anche una squadra greca. In Cina l’assenza degli ultrà non si sentirà, ci stanno già pensando i tifosi cinesi ad azzuffarsi tra loro pro Milan o pro Inter».
Ma a suo tempo lei cambiò preparazione e alimentazione per prepararsi alla partita americana?
«No, tutto come al solito. In Cina sarà diverso, per il clima e perché i giocatori hanno appena 20 giorni di allenamento nelle gambe».
Insomma, chi vince sabato?
«Spero l’Inter, la squadra è ben attrezzata anche se le assenze sono pesanti.

I nerazzurri hanno invece bisogno di un fortissimo centrocampista giovane per poter eccellere in campionato e Champions. Mi auguro Sneijder resti, ma deve essere ben convinto, altrimenti se ne vada. Il Milan? È una squadra che non conosco e che non mi interessa».

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