Newsweek Segreti e figuracce della campagna

Ora che le elezioni americane sono finite, il settimanale Newsweek può dare alle stampe il suo «libro nero» della campagna di cui rivela segreti e figuracce. Questi i punti principali del reportage che raccoglie tutte le informazioni di cui i reporter entrarono in possesso e su cui non poterono scrivere fino all’Election Night. Minacce dal web: l’estate scorsa l’Fbi e il Servizio segreto scoprirono che i computer dei quartier generali di McCain e di Obama erano stati colpiti da un attacco hacker. Scopo dell’aggressione: entrare in possesso di dettagli sulle strategie in politica estera ed economia del futuro presidente. Secondo fonti della campagna di Obama, gli hacker erano cinesi o russi. Battaglia persa: già prima dell’ultimo dibattito tv, gli strateghi di McCain sapevano che la battaglia era perduta. Non lo dissero a McCain per sfruttare la spinta emotiva che lo animava. Houdini: lo staff democratico aveva messo a punto un software che prendeva nota di quanti elettori «pigri» presi a domicilio per essere portati ai seggi avevano votato. Il suo nome era Houdini, perché il nome di chi votava spariva subito dalla lista.

Niente colpi bassi: McCain era stato categorico, nessuno avrebbe dovuto usare Michelle, il reverendo Wright, la mancata leva militare di Obama per attaccare il suo avversario. Mai con Bill: Obama non scelse Hillary come vice perché lei si sarebbe portata dietro suo marito.

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